Il blog di Sandro Rizzetto

Fotografare ragni e scorpioni con il flash anulare Yongnuo YN-14EX

 

Nell'ambito di una mostra temporanea chiamata Spiders, Il Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige ha organizzato due serate dedicate a fotografi amatori e non, dando loro la possibilità di immortalare i protagonisti della mostra, -ragni, tarantole, scorpioni e scolopendre- fuori dalle loro teche e terrari. Un'iniziativa lodevole e a cui va il mio ringraziamento.

Ragni al Museo Scienze Naturali di Bolzano

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L'occasione è stata ghiotta per testare il flash anulare  Yongnuo YN-14EX che avevo recentemente comprato ma non ancora mai usato se non per qualche scatto di prova.

Essendo neofita sia di flash anulari che di macrofotografia in generale (salvo qualche sporadica incursione nel mondo floreale), sono andato un po' a caso senza documentarmi più di tanto, portando a casa "il compitino senza infamia e senza lode" (semicit.)

Qui trovate la photogallery dei miei scatti della serata.

71K0lrA1EQL._SL1200_Innanzitutto la "realibility" del prodotto non è eccezionale, mi è capitato almeno 5 o 6 volte che il flash non abbia scattato (e la luce rossa di pronto era accesa) ed altre che abbia notevolmente sotto o sovraesposto (ma qui forse è colpa del E-TTL di Canon che ho sempre ritenuto estremamente fallace e inferiore ai cugini Nikon).

Nel complesso comunque la luce sparata è abbastanza buona e  fa risaltare i colori molto meglio che non con la luce artificiale (piuttosto bassa) delle lampade presenti in sala. Ho provato per curiosità a scattare ad alti iso senza flash e i colori ne avrebbero risentito tremendamente. Forse con pose molto lunghe e iso 100 la cosa sarebbe migliorata, ma non sempre i modelli erano disposti a stare fermi per i 2 o più secondi che i diaframmi chiusi avrebbero necessitato.

La luce è necessariamente piatta e ovviamente frontale; è vero che è possibile variare il ratio tra la parte destra e sinistra del flash privilegiandone una delle due. Ho provato in qualche posa non vedendo (nel display della camera) grandi differenze, ma come ho detto tutto ciò è figlio dell'inesperienza. Molto più evidente invece il risultato, quando ho staccato dalla lente il flash e ho cominciato a tenerlo a mano libera angolato rispetto al soggetto (soprattutto con un ragno in cui la peluria se illuminata frontalmente sparava tantissimo).

L'altro dubbio che mi è venuto dopo pochi scatti è stato "che tipo di foto voglio portare a casa?"; del tipo "scientifico" da libro di scienze, con tutto l'animale a fuoco oppure più creativa, con sfocato e bokeh ben presenti e solo alcuni particolari che potrebbero essere scambiati per tutt'altro? Nella foga degli scatti (anche se avevamo 2 ore a disposizione ed eravamo circa una decina di fotografi, mi sentivo sempre in obbligo di lasciare il posto ad altri e di liberare il campo d'azione) non sono riuscito a darmi una risposta e quindi ho fatto un "misciott" di generi.

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Ragni al Museo Scienze Naturali di Bolzano

 

Infine l'aspetto "etico". Ho avuto molti dubbi se partecipare in quanto sono contrario alla cattività degli animali (zoo, circhi, ecc.) soprattutto se lo scopo è il solo divertimento di un loro simile solo leggermente più sviluppato (e neanche in tutti i componenti!).

Parlando con la gentile addetta del museo, mi ha assicurato che studi e ricerche hanno evidenziato che per gli aracnidi avere cibo a disposizione ed essere in un ambiente "protetto" è la loro condizione ideale (cosa ad esempio non vera per rettili e serpenti). Il fatto che non possano confermarcelo loro stessi a voce, mi fa comunque rimanere nel dubbio. D'altronde il dilemma è analogo a molti nostri pets domestici: la mia Cleo sta meglio in una calda casa coccolata e riverita, dormendo 18 ore su morbidi cuscini e con acqua e crocchette sempre a disposizione, oppure sarebbe più felice scorrazzando libera e non sterilizzata e però con l'ansia di procurarsi il cibo e evitando i mille pericoli? who knows!!

Certo che essere presi, anche se con estrema delicatezza, con delle pinzette per essere riposizionati ed evitare che cadessero fuori dal tavolo non deve essere stato piacevole, e uno scorpione è purtroppo caduto (ma in natura non capiscono quando sotto di loro c'è il vuoto?) molto probabilmente ferendosi. Cosa che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca.

Insomma come dice l'amico Walter (che ha partecipato alla precedente edizione con risultati migliori), se questo ragno sembra che mostri il dito medio, non avrebbe tutti i torti :-)

Ragni al Museo Scienze Naturali di Bolzano

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