Il blog di Sandro Rizzetto

Breve test-ride di tre e-mtb light con motore TQ e Bosch SX

 

Si è appena conclusa l'edizione 2024 del Sanvit Bike Festival, una kermesse di due giorni baciati da un sole estivo e da temperature altrettanto alte. L'occasione di solito è propizia per rimpinzarsi di ottimi Weisswurst innaffiati da birra (o radler per rimanere in tema), che i titolari del negozio dell'Oltradige ogni anno rendono disponibili gratuitamente a migliaia di concittadini e di appassionati ciclisti che si fermano volentieri per un pit-stop culinario.

Quest'anno però mi ero ripromesso non solo di rimpizarmi a sbafo, ma anche di provare in prima persona come vanno queste benedette eMtb Light che sembra sia il trend dell'ultimo semestre, visto che molte case si sono aggiunte a quelle famose (es. Orbea che con la Rise ha lanciato il filone) che già avevano in catalogo una Light.

Ho potuto provare due emtb con motore TQ e una con Bosch SX e la prima cosa che si può dire è che non sono i chili che fanno la differenza nel [mio] giudizio finale, ma il supporto che dà il motore.

Disclaimer: le mini-review sottostanti vanno lette per come intendo io le eMTB, ovvero "uno shuttle" che ti possa portare in cima più in fretta e con meno fatica possibile per potere godere delle discese. Se siete XCisti che amano fare fatica, viaggiate in eco, il vostro motto è "la vetta va conquistata col sudore" siamo proprio agli opposti!

Trek Fuel EXe 9.7

Primo test con questa bella, sinuosa ed elegante emtb che però non fa strappare l'urlo alla pesa segnando un 19kg (senza pedali). Motore TQ da 50Nm, batteria da 360Wh, montaggio poco più che base (SLX, fox rythm), 6.550€ ribassati dalla stessa casa rispetto agli 8200 dell'anno scorso (vendute poche?)

Dopo poche pedalate ho detto "che sfiga ho preso un modello che si spegne...", invece ero già in Turbo!!! :-) Scherzi a parte sono rimasto veramente sorpreso dal poco supporto fornito; in Eco è praticamente una muscolare (anzi..secondo me una trail da 11kg si pedala meglio), nel secondo livello si comincia a sentire un leggerissimo aiutino, nel terzo e ultimo diciamo che si sale come sul Tour delle full power Bosch, ma non sempre... Sul display compaiono infatti i watt che imprimiamo noi e quelli che dà il motore... molte volte sono simili (quindi supporto del 100%, ricordiamo che il Tour è 140%), su certi strappetti sono di più (quindi effettivamente ti aiuta), ma in certi altri casi si limita a darti una cinquantina di watt in più. Mappatura che non mi ha per niente convinto. I passaggi super-tecnici dove serve molta potenza (e soprattutto l'overdrive, ovvero quel secondo di potenza che rimane anche se non pedali) sono infattibili e quindi metà del divertimento della salita si perde.

Quello che da subito ti accorgi però un miglioramento dell'handling soprattutto per la leggerezza dell'anteriore (mi sono entrati bunny-hop e qualche mini-nosepress che non avrei detto), ma imho il maggior divertimento in discesa (ma maggiore di quanto??) non pareggia assolutamente la fatica che si fa. E comunque dipende molto dal tipo di discesa; se scassata e veloce continuo a preferire il mio divano con la Zeb-38-Cuscino che non una nervosa e saltellante (magari anche per il rebound settato a caso) bici. In certi canaloni flow da pompare invece altra storia... lì si che i 4 o 5 kg di differenza si sentono.

Autonomia: ho speso il 40% della batteria per 400D+, quindi giri da 1000 al massimo. Ovviamente sempre sul terzo livello, perché altrimenti mi tenevo la muscolare :-)

Scott Lumen eRide 910

Secondo test con un'altra light ma con lo stesso motore TQ e quindi (purtroppo) le considerazioni sono le stesse di quanto esposto sopra.

La bici era una taglia S (con Scott la più adatta a me, mentre Trek ha un M che mi va bene) che alla bilancia fa segnare un eclatante 17.6kg (senza pedali); è risultata molto più giocosa come bici, non so se per la taglia, per il chilo e mezzo in meno o perché i 130mm certe volte bastano e anzi in certi casi sono più divertenti. Ottima cinematica dell'ammo nascosto e inglobato nel telaio (va a gusti, a me non fa impazzire) che anche su qualche mini-drop ti fanno credere di avere molti più mm di escursione.

Non so se fosse stata settata "alla c** di cane" tramite l'app, ma il motore qui si è rivelato ancor più faticoso e "fastidioso": appena infatti si cala di cadenza o di potenza, il motore fa altrettanto e in maniera vistosa, che è un po' un ossimoro, visto che se spingo di meno vuol dire che sono stanco e ti ritrovi con un taglio di potenza che è l'opposto di quello che vorresti. E con un consumo che comunque si è rivelato uguale se non superiore alla Trek: 460D+ con 50% di batteria sempre con il livello più alto (turbo).

Su questa e-mtb forse ha senso tutto l'ambaradan di blocchi delle sospensioni con relativi mille manettini, visto che il target sarà prevalentemente lo scalatore. Si pedala comunque molto bene anche da tutta aperta.

Cube AMS ONE44 SLX

La casa teutonica non era presente con un suo stand ma Sanvit ha messo comunque a disposizione una delle sue bici che sono arrivate da poco...

"Hai solo mezz'ora di tempo, è una taglia L e una sola tacca di batteria (da 400Wh); vuoi provarla lo stesso?"

Dovevo dire di no! :-) perché è scoccata una scintilla per questo motore Bosch SX che non ha nulla a che vedere con il TQ summenzionato.

Cube con la gamma AMS One44 (144 è riferito ai mm -140- di escurisione anteriore e posteriore) ha presentato quattro modelli, due che puntano la leggerezza (la SLT top di gamma e questa SLX in prova) e due più votati all'enduro TM e SuperTM dove la componentistica gravity (es. forcelle da 36 invece che da 34) prevale sulla bilancia.

Qui appena parto (in Turbo ovviamente) ho avuto un'epifania!!! Ma come?? spinge come la mia full-power...Non è possibile!!

Non so se siano i pochi chili (18 con i pedalacci double-face che avevo su) ma questo Bosch SX è proprio un gran motore. Avendo poco tempo e poca autonomia, mi sono subito buttato sul ripido e sul tecnico presupponendo di asciugare la batteria e di dovermi girare per tornare a motore spento (a proposito, tutte e 3 si pedalano molto bene in off e tutte e 3 sono silenziosissime!). Invece la tacca e mezza che avevo sembrava non finire mai e tutti gli ostacoli super tecnici che ieri il TQ aveva miseramente fallito sono stati superati con estrema agilità (oserei dire anche meglio della mia full forse per via di un'erogazione più dolce ma al contempo decisa). Insomma i 600W di picco uguali al fratellone Bosch CX si sentono tutti e la leggerezza dell'anteriore facilita moltissimo una guida molto attiva.

Certo bisognerebbe capire l'autonomia, soprattutto giocando con l'app Flow; es. un Tour magari pompato a +2 quanti metri di dislivello ti consente di fare? Sufficienti per il giro serale/pausa pranzo (penso di si...)? Mettendo l'extender PowerMore da 250Wh ne risente molto la giocosità?

Alla fine sarebbe ideale come "seconda bici"; facendo un paragone automobilistico è come una cabrio 2 posti che non può essere la tua prima scelta o la macchina di tutti i giorni, ma è quella che quando la tiri fuori e la usi ti fa godere!

Test Scott Patron eRide 900

Tra un würstel e una Weizen c'è stata occasione di provare anche una Full-power, una bici che è stata una mia candidata due anni fa ai tempi dell'acquisto della mia Trek in quanto unica trail/enduro che faceva la taglia S con la 750 Wh (taglia che con Scott sarei obbligato a prendere visto che questa M in prova di oggi mi era infatti un po' grande). L'avevo scartata per l'inutile orpello nascondi-motore e soprattutto per la forcella Fox bloccabile, dopo 2 Fox Fit4 ignobili non volevo rischiare ancora  e questa Float con cartuccia Grip ha confermato la mia tesi (sono gnucche e non saranno mai plush!).

Il carro e la cinematica invece mi hanno positivamente sorpreso: molto sensibile, progressivo e alla fine non ti sembra di guidare un cancello veramente pesante (siamo sui 27kg coi pedali). Insomma una buona schiacciasassi (che per via della Dissector slick e troppo gonfia non ho portato al limite) dove però continuo a ritenere inutile il concetto di blocco della sospensione (infatti sulla Ransom, che avrei provato più volentieri, l'hanno finalmente tolto).

Conclusioni

Se non avessi provato per pochi minuti il Bosch SX avrei bocciato sembra ombra di dubbio tutto il concetto di e-light. L'ultimo breve test però mi ha fatto ricredere ed ho già programmato un giro più lungo e completo con la ONE44 versione TM che ha preso uno dei ragazzi del team Service... Speriamo che abbia molti difetti, altrimenti la scimmia potrebbe partire... :-)

 

Aggiungi Commento

Copyright © 1997-2024 Sandro Rizzetto | All Rights Reserved | Riproduzione delle fotografie vietata | Powered by me