Dublino e ritorno a casa
La
“teoria” prevedeva nella mattinata di visitare qualcosa di Dublino
che avevamo saltato il primo giorno, la “pratica” (unita al late check
out) ci fa poltrire in camera fino a mezzogiorno. Riusciamo solo a fare un giretto
in macchina per Dublino passando per Windmill Lane dove sorgono gli Studios che
hanno visto la nascita di un band che ha fatto qualche canzoncina carina (gli U2
:-) ) e poi per Merrion Square e soprattutto Fitzwilliams Square che accolgono imponenti
palazzi di epoca georgiana ognuno con le classiche
porte d'entrata colorate.
Prendiamo la strada dell’aeroporto (e sbagliando strada passiamo davanti alla
fabbrica della Guinness) e rischiamo di essere preda di un ingorgo causato dalla
partita di hurling
(sport magnifico e spettacolare che guardavo ogni sera in tv... lo voglio anche
in Italia !!) che qui in Irlanda raccoglie moltissimi tifosi.
Riconsegniamo la macchina e poco dopo ci imbarchiamo sul volo di ritorno. Devo confessare
che è forse la prima volta in vita mia che non ero così dispiaciuto di tornare a
casa; l’amarezza del cattivo tempo come ho scritto in apertura mi aveva veramente
depresso e avevo la sensazione di andarmene da un posto che non mi era poi così
piaciuto. A distanza di qualche giorno però mi sto ricredendo e se al duty free
mi sono comprato i bicchieri originali da 1 pinta della Guinness è perché inconsciamente
sapevo che di lì a poco avrei avuto nostalgia dell’isola di Smeraldo.