Le Baux e Avignone

Le Baux e Avignone

Le Baux en Provence L’itinerario iniziale prevedeva Nimes e Tarascon come prime mete di questa giornata, ma le indicazioni dell’albergatore mentre facciamo check-out ci portano a cambiare idea (facendo bene ?? chissà…) e a eliminarle.

Reimpostiamo quindi il TomTom per raggiungere da subito Le Baux en Provence, un paesino che l’amico Giampaolo ci aveva assolutamente consigliato e una volta visto non possiamo che concordare con lui che sia una delle più belle mete di questa zona.

Purtroppo il tempo oggi è brutto, qualche goccia di pioggia ma soprattutto un cielo grigio e plumbeo che appiattisce i colori della cittadella e soprattutto delle splendide coltivazioni di ulivi, vigne e chissà cos’altro che si vedono dall’alto. La città, interamente pedonale, è ubicata su uno sperone roccioso (bau in provenzale significa scarpata) e sopra di essa sorge la fortezza che domina tutta la valle sottostante. Assistiamo a una dimostrazione pratica su come funzionavano le vecchie catapulte medioevali e tra la visita del castello e delle affascinanti viuzze del paese ci accorgiamo che la mattinata è volata via. Mangiamo in una tranquilla locanda, ci rassegniamo al fatto che la videocamera di Silvia sembra essere passata a miglior vita :-( e ripartiamo con la destinazione che l’albergatore ci ha vivamente consigliato: il Pont du Gard.

Pont du Gard Non sarei così drastico come Silvia (che lo ha bollato come la Corazzata Potiomkin di fantozziana memoria); fa sicuramente specie che si tratti di un’opera che ha più di 2000 anni (è un pezzo dell’acquedotto che arrivava fino a Nimes costruito tra il 40 e il 70 dC), ma è curioso che per opere dello stesso livello da noi in Italia a malapena le includiamo nei Beni da salvaguardare, mentre qui ne hanno fatto un sito di interesse nazionale con tanto di mega parcheggio, visitor center, musei e decine di migliaia di visitatori l’anno… mah, bah, boh…
Le stesse considerazioni le faremo per il paesino di St.Remy che visitiamo in pochi minuti, ma ci rifaremo comunque poco più avanti con la magnifica Avignone, dove abbiamo deciso di pernottare. Lasciata macchina e bagagli nel bellissimo hotel scelto (vedi sotto), ci dirigiamo subito nel cuore della città, dove sorge il Palazzo Papale, una sorta di Vaticano in miniatura ove regnarono sette papi francesi. La visita all’interno ci porta via un po’ di tempo poiché le stanze e i cortili da ammirare sono molti; Avignone nella Cour d’Honneur (il cortile principale) si sta preparando il palcoscenico e l’allestimento per la rappresentazione principale del Festival Teatrale che ogni luglio anima Avignone. Ovunque per le strade è un pullulare di cartelloni che annunciano spettacoli ufficiali (il festival “in”) e altre esibizioni più o meno improvvisate di compagnie o artisti di strada (festival “off”). Uscendo dal Palais des Papes sul retro, ci “perdiamo” tra quelle che non capiamo se essere normali stradine della città o ancora l’interno del palazzo, e dopo alcune erte scalinate ci ritroviamo a dominare la Place du Palais e a vedere in lontananza il famoso ponte “interrotto” di St-Bénézet soggetto della famosa (per i francesi) rima “Sur le Pont d’Avignon”.

Torniamo stanchi in hotel dove però saremmo ripagati da una fantastica cena, sia per la location (il chiostro dell’hotel), ma soprattutto per il cibo (finalmente ho la prova tangibile che anche i francesi ci sanno fare con la cucina ! ).

Hôtel Cloitre Saint Louis Avignon
La struttura è un ex noviziato per gesuiti, immerso in un'atmosfera molto tranquilla seppur nel centro storico di Avignone, con un bellissimo chiostro da cui prende il nome. La particolarità dell’hotel è di aver mantenuto gli interni con lo stile del periodo in cui è stato costruito, ma di averci abbinato una restaurazione (dal famoso architetto Jean Nouvel) delle camere con uno stile molto moderno, formando così ambiente in cui si passa dal 1700 a oggi in pochi passi. Essere in una sala piena di marmi e arazzi, e girato l’angolo venire sorpresi dall’acciaio e da grandi vetrate ci ha impressionati in modo positivo. Stanza molto grande con particolare divisione degli spazi tra bagno, zona notte, relax e mini-veranda per la colazione in camera.