Camargue
E’ il giorno della Camargue e la mia macchina fotografica è già in fibrillazione
per i possibili incontri ornitologici. La prima tappa è Martigues, un’altra
“piccola Venezia”
che lascia il tempo che trova (leggi: si poteva benissimo evitare).
Ripartiamo quindi velocemente alla volta di Arles un nome che da quando ho
iniziato a interessarmi di fotografia echeggia nella mia mente come una sorta di
Santo Graal. Arles, infatti, è la sede dei famosi “Les Rencontres d'Arles”, un mega festival
della fotografia che si tiene ogni anno in questa cittadina e dei cui resoconti
sono venti anni che ne leggo sulle riviste specializzate. Purtroppo la manifestazione
sarebbe iniziata solo una settimana dopo (ne ero conscio), ma -non so perché- mi
sarei aspettato che la sede di cotanto Festival fosse un paese pieno di scorci e
di vedute da riempire gigabytes di schede di memoria. Invece sinceramente sono rimasto
un po’ deluso. Certo l’Arena Romana (Les Arènes) probabilmente da poco pulita ha il suo fascino,
la Place de Republique è sicuramente una bella piazza, ma (ripeto, solo nella mia
testa) mi ero immaginato qualcosa di più.
Dopo uno spuntino allietato da un funambolico suonatore di fisarmonica, ripartiamo
alla volta della classica Camargue, quella per intendersi di cavalli bianchi, tori e fenicotteri.
Breve tappa in un verdissimo
campo di riso e poco dopo raggiungiamo il suo centro principale (Saintes Marie
de le Mer) dove all’ufficio turistico ci facciamo dare cartine e informazioni
per vedere i famosi “flamingos”. In questo caso le
immagini valgono molto più di 1000 parole e il ben di Dio ornitologico che
popola il Delta del Rodano lo racconta queste foto. Sicuramente l’area merita più
di una mezza giornata di permanenza e sarebbe da visitare muniti di bicicletta o
buone gambe per passeggiate nelle vaste riserve fluviali.
La scelta per il pernottamento è caduta su Aigues Mortes, bellissima città fortificata
circondata da una possente cinta muraria e che all’interno conserva l’atmosfera
di tempi passati. Ceniamo nella bella piazza principale (Place St-Lois) a base di
ostriche (che ho scoperto non piacermi) e altri frutti di mare.
Alloggio
Hotel Canal
Come dice il nome, la particolarità dell’hotel è di sorgere sulle rive di un grande
canale fluviale dove
ormeggiano barconi e case galleggianti. Hotel molto carino,
probabilmente a conduzione famigliare e con il personale molto gentile ed efficiente.
Camere un po’ piccole, ma ben arredate e tranquille (per lo meno quelle con vista
sul canale, forse quelle sulla strada statale un po’ meno, ma fortunatamente ci
hanno fatto un gradito upgrade senza che glielo chiedessimo). Colazione ottima,
in giardino sotto un bel pergolato.