Giorno 5
Noto
Giornata dedicata alla valle del Noto e al Barocco. La prima tappa è proprio Noto
che percorriamo in lungo e largo stupendoci ogni volta che giriamo la testa e scorgiamo
una chiesa o una facciata costruita appunto in quello stile. La Basilica che nel
1996 era crollata ora è stata ricostruita e sia l’esterno che l’interno “odorano”
di nuovo come quando si imbianca casa... Saliamo in cima al campanile di San Carlo
e ancora un volta ci rendiamo conto di come la cittadina “pullula” di monumenti
e Palazzi (Ducezio, Trigona, Landolina, Nicolaci Villadorata, ecc.)
Ragusa Ibla
Data l’ora tarda e il fatto che anche soli 40 km fanno perdere più di un’ora di
strada, decidiamo di saltare la vicina Avola (che indovinate per quale motivo avrei
voluto visitare...) e ci dirigiamo direttamente a Ragusa e più precisamente nella
sua parte vecchia chiamata Ibla che sorge su una collina. Parcheggiamo ai suoi piedi
e cominciamo a salire ripide scalinate finché scorgiamo la mole imponente della
cupola del Duomo di San Giorgio.
Anche qui come ieri a Villa Armerina, sono le 14 e in strada non c’è nessuno, sembra
di visitare una città fantasma. Con il cielo coperto e la luce che appiattisce i
contrasti, le strade e le case antiche sembrano ancora più “monocromatiche” e sembra
di essere dentro un film in bianco e nero (visto alla tv... cit. ). Unica nota di
colore le palme del Giardino Ibleo, dove i soliti 3 pensionati stile Aldo Giovanni
e Giacomo chiacchierano su una panchina.
Modica
Ultima tappa di oggi è Modica, altro patrimonio dell’Unesco come Ragusa Ibla e famosa
oltre che per il Barocco anche per la cioccolata. Qui le scalinate sono ancora più
erte e raggiungere il Duomo dopo una giornata di camminate è davvero un’impresa.
Comunque ne è valsa la pena, perché sia il Duomo che la chiesa di San Pietro hanno
a mio avviso gli interni più belli di tutti quelli che abbiamo visitato oggi. Ridiscendendo
per un’altra stradina verso il corso principale incrociamo per sbaglio la casa natale
di Salvatore Quasimodo; se consideriamo che a pochi km dal nostro hotel di Agrigento
c’era la casa natia di Pirandello, abbiamo fatto filotto di poeti ! Non poteva mancare
un po’ di shopping ad alto contenuto di cacao (classico, vaniglia, peperoncino,
arancio, ecc.) e semi-esausti torniamo al nostro hotel di Marina di Modica.
Torre Dantona
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