Marche

Marche

Una settimana nella bella regione dell'Italia centrale tra borghi e colline

1 giugno - 7 giugno 2024

Le Marche non hanno nulla da invidiare a Toscana e Umbria...ma non ditelo troppo in giro!

Nel 2020 la famosa rivista Lonely Planet decretò le Marche come “la seconda miglior meta da visitare AL MONDO”! Pur evitando esagerazioni e improbabili confronti, era da molto tempo che avevamo questa regione, relativamente a noi vicina, nella nostra wish-list ed abbiamo deciso quindi di dedicare quasi un’intera settimana (6 giorni) alla visita di buona parte delle regione concentrandoci soprattutto sui piccoli “borghi” spesso dal carattere medioevale che tanto ci erano piaciuti in Umbria e Toscana.

Con il senno di poi, forse ne abbiamo messo in lista qualcuno di troppo, perché alla fine ovviamente si assomigliano come conformazione (in salita!!) e come cromatismo e materiali -matttoncini color terra- delle case e dei palazzi.

Abbiamo saltato, per motivi logistici/fisici, due tappe importanti che non dovrebbero mancare come le Grotte di Frasassi e le Lame Rosse e dato il meteo non proprio favorevolissimo non c’è stata occasione neanche per fare un bagno in mare o anche solo un relax in spiaggia.

Per il resto sono stati 6 giorni molto piacevoli contraddistinti da molti pro e qualche contra:

Cosa mi è piaciuto

  • I panorami collinari multi-coltura: in Toscana le colline sono più dolci e “epiche” ma cromaticamente tutte uguali, mentre qui ogni campo o appezzamento è un tassello diverso di un enorme patch-work godibile da moltissime “terrazze” naturali che si trovano nei paesi posti su poggi in alto.
  • L’under-tourism: non so se chiama così ma il senso è quello dell’opposto dell’over-tourism che sta distruggendo il nostro Alto Adige e molte altre zone italiche. È ovvio che per il locals non sia una benedizione, ma passeggiare solitari lungo vicoli silenziosi, trovare parcheggio (spesso gratuiti) a pochi passi dalle attrazioni, cenare in ristoranti senza prenotare e con il gestore che ha tempo da dedicarti per amabili consigli o chiacchere è ormai diventato impagabile.
  • I prezzi onesti: probabilmente figli di quanto sopra, è ancora confortante vedere che il turista non è il pollo da spennare più possibile, che un calice di un ottimo vino Riserva lo paghi max. 5€ e il bicchiere è bello colmo, non una lacrima, che ti alzi da un pranzo o una cena sapendo di aver pagato il giusto nonostante “i costi delle materie prime”, dove camere con panorami spaziali, colazioni con prodotti locali e non industriali non costano come un 5* a New York, ecc…
  • La cordialità della gente: come avrete modo di leggere nel diario, molte sono state le occasioni con gli host dei B&B o con i gestori/camerieri dei ristoranti di scambiare due parole extra-dovuto; si ha la sensazione che non lo facciano solo perché sei un cliente ma che si prendano il giusto tempo da dedicarti per spiegare la loro terra, i loro prodotti, in fondo la loro vita…
  • Il vino: nel 2021 un altro inaspettato riconoscimento a livello mondiale fu assegnato alle Marche e precisamente a un suo vino, premiato come il “miglior vino bianco del mondo” dagli esperti di Wine Enthusiast. Da amante dei bianchi, ero molto curioso di provare (e scoprire le differenze) tra i Verdicchi di Jesi e di Matelica e non posso che confermare l’ottima qualità raggiunta (btw, anche i rossi come il Rosso Piceno Superiore e il certi Merlot in purezza sono niente male… bravi!)
  • Le rondini: mai viste così tante scorazzare nei cieli; da noi sono quasi sparite, mentre qui sono ancora molto presenti (le foto lo testimoniano)

Cosa non mi è piaciuto

  • La scarsità di ZTL: per un turista che arriva in macchina è molto ipocrita denigrare il fatto che in molti paesi o piazze importanti di città ci siano automobili parcheggiate ovunque (“allora vieni in treno o in bici” sento già dire -giustamente- da qualcuno…). Qualche cosa in più però può essere fatto, perché solo preservando il nostro patrimonio artistico potremmo ambire a rimanere una specificità turistica senza eguali nel mondo.
  • Facciate deturpate: troppe facciate e mura di palazzi rovinate da decine di cartelli (spesso ci si augura provvisori), targhe, insegne, lucine da presepe; e stanno arrivando anche qui le keybox degli Airbnb (per fortuna viste solo un paio, per ora…)

Qui come sempre potete leggere un diario day-by-day con qualche appunto delle cose viste e alcuni commenti personali.

La photogallery principale questa volta non è divisa per zone geografiche ma è un lungo (predico sempre "selezione" ma razzolo male) viaggio in quello che ho visto dall'oculare della mia mirrorless.

Se avete commenti o dubbi su un viaggio simile che state organizzando, non esitate a contattarmi.