Cina
5-21 maggio 2014
Continua la nostra esplorazione del mondo Orientale/asiatico: sono alcuni anni che
diciamo "prima che la Cina cambi e diventi troppo moderna dobbiamo andarci...".
In realtà alla fine del viaggio abbiamo capito di aver perso il treno, in quanto
-per lo meno le zone visitate- di rurale e tipico è rimasto ben poco e anzi le metropoli
sono molto già più avanti di noi!
Dopo l'ottima esperienza avuto con il viaggio del Vietnam,
decidiamo di rivolgerci
ancora alla DGV Travel che
come l'altra volta organizza, secondo la sua esperienza
e secondo le nostre richieste, un tour privato con guida e driver a nostra disposizione.
Purtroppo, a differenza della prima volta, il grado di soddisfazione non è stato
pari alla volta precedente; non posso incolpare il gentile Michele di tutto ciò
che non è andato bene, in quanto la colpa era più dell'agenzia locale a cui lui
si rivolge, ma sta di fatto che se uniamo tutti i contrattempi, il meteo assolutamente
ingrato (13 giorni su 15 di cielo grigio e talvolta piovoso con temperature ben
più basse della media) e altre piccole cose che potrete, se ne avete voglia, leggere
nel diario,
ne viene fuori che questo viaggio non può certo entrare nella Top 5 della nostra
Travel List.
Il tour di 16 giorni che abbiamo scelto spaziava dalle grandi città (Pechino
e
Shanghai), alle zone storico/culturali (ShanXi e Xi'An)
a quelle famose per le bellezze
naturali (Guilin e Longsheng). Tre voli interni, una notte in treno
e alcuni spostamenti
in macchina.
Sulla bellezza dei posti, beh quello si sa è "de gustibus...".
Alcune cose ci sono
piaciute molto come il Tempio nella Roccia di Yungang,
il Tempio Sospeso, le risaie a Longsheng, i grattacieli di Shanghai, anche Pingyao
pur devastata dalle bancarelle
per turisti ha il suo fascino (purtroppo anche Hoi An in Vietnam e Takayama in Giappone
hanno fatto la stessa fine). Altre cose invece sono assolutamente riprovevoli come
le ricostruzioni in puro stile fake/tarocco della città vecchia di Shanghai o del
complesso del Tempio di Huyan a Datong. E altre ancora, come il Muro dei nove Draghi
a Datong o il tempio di Zenguo, sono siti a cui si possono dedicare al massimo 5
minuti e che sembrano essere messi in lista solo perché non c'è altro da fare...
Quello che non ci ha sorpreso più di tanto è la maleducazione dei cinesi;
io ero partito
molto preparato e con l'animo zen, non mi sono mai scandalizzato quando ti sputavano
a pochi centimetri da
te o quando in coda o in ascensore ti spintonano per passare davanti... Continuavamo
a dirci "E' casa loro, sono 1.3 miliardi e devono fare di necessità virtù". Quello
che mi ha più infastidito però non è tanto la maleducazione del singolo
ma quanto il fatto che nessuno lo rimproveri o lo "corregga": se il mio vicino di
tavolo a colazione, nell'area NO SMOKING e con il divieto su ogni tavolo si accende
una sigaretta, mi aspetto che un cameriere o qualcuno dell'hotel glielo dica! O
se mentre sto facendo check-in in aereoporto quello dietro di me mette le sue valigie
sul nastro sopra le mie, perchè l'addetto al desk fa finta di niente?? E potrei
continuare con mille altri esempi...Insomma, come leggevo su una recensione di un
hotel, avrete anche le strutture a 5 stelle, ma se non educate i vostri ospiti (a
non sputare in piscina, a non tenere il volume della tv al massimo, ecc.) sarete
sempre una pensione a una stella.
Anche sulla qualità delle Guide siamo stati distanti anni luce
da quelle del Vietnam:
tranne Mina, la simpatica, preparata e molto disponibile guida dello ShanXi, le
altre sono
state molto fredde e hanno fatto il loro "minimo sindacale". Il fatto di darci
un consiglio sul pranzo quando eravamo in giro veniva visto quasi come un disturbo;
la guida di Pechino
è arrivata quasi a dire "se non li avete prenotati prima, cavoli vostri" e la sua
unica proposta è stata McDonald o KFC (poi su nostra insistenza ci ha portato a
mangiare
cibo locale). Idem a Xi'An dove abbiamo dovuto pasteggiare in un globalizzatissimo
Subway!
La ragazza di Shanghai (Li), già da subito ci ha detto che l'ultimo
giorno non
ci avrebbe accompagnato in aeroporto perché alle 9 di sera poi era troppo tardi
per tornare a casa!! Nulla di drammatico a fare un check-in da soli, figurarsi,
però è anche da queste piccole cose che si giudica la qualità totale del servizio.
E mentre in Vietnam in macchina ci trovavamo sempre ad attenderci due bottigliette
d'acqua fresca (e addirittura qualche guida ci comprava la frutta con i suoi soldi!),
qui gli autisti e guide cinesi si scolavano il loro Tè lasciando a noi il compito
di procurarci da bere.
L'aspetto organizzativo che ci ha colpiti in negativo maggiormente è stata la programmazione
degli orari, delle cose da vedere e degli scheduling dei 3 voli aerei (tutti intorno
alle 7 che ci hanno costretto a levatacce 4.30/5 quando poi metà giornata era buca). Il programma
"ufficiale" dell'agenzia terminava sempre al MASSIMO alle 15/15.30,
oppure c'erano molti buchi liberi (es. una mattina intera a Guillin in hotel "perché
così vi riposate"). Terminate le visite, l'alternativa era tornare in (tristi)
hotel
e mettersi a leggere, oppure -e qui mi viene il forte sospetto che il bad planning
fosse voluto- approfittare di escursioni o visite a pagamento che magicamente spuntavano
fuori...
Per quanto riguarda il cibo, essendo super-appassionati di asian-food, non abbiamo
mai avuto problemi ed anzi abbiamo ancora una volta di più apprezzato questo tipo
di cucina. Se poi si aggiunge un esborso economico quasi imbarazzante (con l'equivalente
di un nostro tramezzino si mangia un pasto completo), possiamo sicuramente dire
che non siamo morti di fame!
In conclusione non possiamo certo dire che sia stato un viaggio favoloso ma neppure
disastroso; e anche
se al ritorno si dovessero raccontare più lati negativi che positivi, siamo sempre
contenti
di esserci andati per averli constatati con i nostri occhi e non solo per sentito
dire.
Nelle pagine successive trovate un mini-diario diviso
nelle
tre zone
geografiche, qualche commento sugli hotel dove abbiamo soggiornato e la
consueta
Photogallery; vista la luce quasi sempre piatta
e grigia tirare fuori qualche buon scatto è stata un'impresa...