Pechino - Beijing
Arriviamo a Pechino dopo un volo insonne causa bambini piangenti per 10
ore (evito commenti da Erode!) e dopo il check-in al Traders Hotel facciamo due
passi in una mall sottostante e poi nella via commerciale di Wangfujing
(testando l'avventura del ritorno in metro dove sperimentiamo per la prima volta
l'affollamento del popolo cinese e l’assenza di indicazioni in inglese).
La Grande Muraglia
Il giorno dopo partiamo
di prima mattina per la visita alla Grande
Muraglia, più precisamente il tratto di Mutyau che raggiungiamo dopo un'oretta
di macchina attraverso un percorso montano. Saliamo gli ultimi metri di
dislivello con una cabinovia giapponese che ricorda le nostre prime degli anni
80 e finalmente vediamo con i nostri occhi questa meraviglia del III secolo aC.
Non
è tanto l'opera in sé a impressionare, quanto sapere che tale e quale al km che
percorriamo (anche in erta salita!) ce ne sono altri 4999!! Noi in qualche
lustro non siamo riusciti a finire la Salerno Reggio Calabria e loro 2000 anni fa
hanno eretto mura alte 6 metri con torri di guardia ogni tot. per 5 volte la
lunghezza del nostro stivale! Impressionante!
Consumiamo il nostro primo pasto interamente cinese in un ristorante
turistico sopra una fabbrica di Cloisonne e poi visitiamo le Tombe Imperiali
della Dinastia Ming e la Via Sacra.
Ritornati nella caotica Pechino dal traffico impossibile, ci facciamo
lasciare nel quartiere di arte moderna 798 District dove passeggiamo tra
atelier, gallerie d'arte, shops di opere e oggetti d'arredamento e un brulicare
di idee e fervore dei giovani artisti cinesi.
Prima del ritorno in hotel facciamo una sosta al centro commerciale The
Place dove avevo saputo che c'era il secondo schermo più grande al mondo: due
delusioni, la prima è che si tratta di n proiettori, la seconda che è spento (!)
visto che è ancora chiaro. Terminiamo la lunga giornata con una cena a base di
Anatra laccata, specialità pechinese una volta all'appannaggio
solo
dell'Imperatore; in un ristorante dove all'ingresso il forno a legna (come le
nostre pizzerie migliori) ospita molti di questi volatili, gustiamo il famoso
piatto; il divertimento maggiore è però osservare la saletta accanto alla nostra
dove una tavolata di una probabile cena di lavoro, si trasforma in una gara a
chi beve più grappe che genera ben presto i primi "caduti" (uomini devastati
ronfanti sul tavolo).
Città Proibita
L'indomani, di prima mattina, è la volta di Piazza Tien a men e
soprattutto della Città Proibita. Come nella mia scorsa visita,l'entrata dalla
seconda porta e la visione del grande spazio, ben rappresentato nel film di
Bertolucci L'ultimo Imperatore lascia impressionati. Rispetto alla volta scorsa
dove non avevo una guida, le nozioni storiche raccontate da Mr. Qien Chi mi
affascinano e la parte che non avevo visto delle Sale dei Tesori rende completa
la visita. Dopo pranzo e dopo aver convinto la guida che preferiamo il cibo
cinese a McDonald o KFC dove voleva mandarci (!), visitiamo il Palazzo d'Estate,
sinceramente nulla di che e probabilmente attraente solo d'estate quando il
grande lago mitiga un po' la calura bestiale che attanaglia la città.
Concludiamo la giornata con un giretto nel più famoso hutong (quartiere case
vecchie) vicino alla torre del tamburo e torniamo in hotel in taxi (1 ora di
tempo immersi nel traffico per pochi km) non senza l'esperienza di una tentata
truffa da parte del tassista: pretendeva più soldi millantando chissà cosa... è
bastato scattare con il cellulare una foto al suo codice personale stampato sul
cruscotto e ci ha dato di resto più soldi di quanto ci doveva...non ha capito
che fra italiani e cinesi in quanto a furbizia è una dura lotta!!
Saluto Pechino, trovandola abbastanza cambiata nel giro di soli 6 anni
dalla mia precedente visita.
Intanto non ho visto neppure una bici o un "carrettino" nemmeno a pagarlo oro...
mentre il parco macchine, oltre a essere aumentato in volume (si parla di 5
milioni di auto circolanti su una popolazione di 20 milioni) si è anche molto
evoluto. Ormai la media delle vetture sono macchine di un certo valore: una VW
Passat o Santana è la norma, mentre Audi e BMW, che 6 anni fa si vedevano ma non
così spesso, sono frequentissime, diciamo a livello Alto Adige che però è
un'eccezione. Insomma se la paragoniamo a una normale città italiana del centro
o sud Italia, potrei scommettere che qui se la passano molto meglio! E anche la
popolazione, soprattutto quella giovane, si è subito adeguata alla
globalizzazione digitale: non esiste vedere qualcuno che ha in mano un telefono
"normale", solo smartphone e dell'ultima generazione (iPhone e Samsung la fanno
da padrone, ma non con modelli base... il Note3 è praticamente in mano a
chiunque!). E purtroppo anche qui l'alienazione da smartphone (ben raccontata da
questo post di un conoscente meranese) è arrivata. In metro
ognuno ha gli occhi
incollati al device, o per giocare, o per chattare o per navigare e fare
shopping (anche la nostra guida dello ShanXi, una giovane ventisettenne, ci ha
raccontato di essere addicted allo shopping su Ali Baba, il loro Amazon
nazionale che vende ogni genere di merce).
Hotel
Traders Hotel by Shangri La
Ero un po' prevenuto quando ho scelto
questo hotel
a 4*, visto che nella mia precedente
esperienza nel 2008 un 5* mi aveva nettamente deluso. Invece siamo rimasti piacevolmente
sorpresi e soddisfatti da questo hotel posizionato proprio sopra il China World
Trade Center e sopra un ampia mall moderna. Camera non molto grande ma ben arredata
e con tutti i comfort necessari, colazione ben fornita. Alla sera il ristorante
offre una soluzione un po' inusuale mista "buffet/servito": ti viene consegnata
una tessera e con quella ordini dai vari banchi (carne, noodle, soup, asian, sushi,
grill, ecc) quello che ti aggrada che ti viene cucinato al volo e portato poi al
tavolo. Le pietanze sono buone, ben presentate e il conto finale è ragionevole (una
20ina di euro a testa che essendo il primo giorno ci sembra molto poco, poi invece
capiremo che qui è già molto caro!). Ulteriore comodità, la fermata della metro
esattamente sotto l'hotel sulla stessa linea (rispettivamente a 2 e 3 fermate) che
porta alla via commerciale Wangfujing e alla Città Proibita/Piazza Tien An Men.