Il Nord
            
                Hanoi
            
                Giorno 1
            
                Volo da Malpensa ad Hanoi con scalo a Singapore; l'aeroporto di Changai è il
                top se si deve aspettare qualche ora in quanto offre di tutto sia a pagamento che
                free (The Changi Experience:
                lounge che sembrano giardini,
                palestre, docce, wifi free, chaise longue comodissime ovunque, ambienti rilassanti
                e silenziosi)
            
                All'arrivo conosciamo Thanh (la nostra prima guida, una giovane ragazza laureata
                in lingue e che parla un accettabile italiano) e viste le 19 ore di viaggio aereo,
                compreso lo scalo, riposiamo in hotel per qualche ora. Ceniamo in un ristorante
                allettati da musica locale suonata con una specie di arpa e torniamo a dormire.
            
            
                Giorno 2
            
                 L'indomani iniziamo la visita della citta sotto un cielo bianco latte che ci
                accompagnerà per il resto della settimana.
                L'indomani iniziamo la visita della citta sotto un cielo bianco latte che ci
                accompagnerà per il resto della settimana.
            
            
                La prima cosa che ci colpisce è l'abnorme numero di motorini che brulicano per
                le strade cittadine (6 milioni di abitanti e 4 milioni di scooter!!); quello che
                è incredibile è la totale "entropia" (caos) e non-rispetto delle regole
                che però non si riduce mai a ingorgo o blocco del traffico...tutti suonano il clacson
                (inutilmente, visto che diventa un "background noise" e viene ignorato
                da chiunque), tutti non rispettano stop o precedenze, se qualcuno ti fa frenare
                quando non dovrebbe non te la prendi (tanto dopo 2 minuti farai tu lo stesso con
                qualcun'altro), le zebre pedonali sono solo "decorative", ma comunque
                il traffico scorre, la gente attraversa comunque le strade e molto raramente (a
                quanto dicono) in città succedono incidenti.
            
            
                 Visitiamo nell'ordine la 
                    Pagoda di Tran Quoc (bruttina), il tempio di Quan Thanh (idem), e poi il mausoleo di Ho Chi Minh con visione
                della salma imbalsamata del Padre dell'indipendenza (fortuna che il giro dura
                pochissimi minuti perché all'interno della camera mortuaria c'è un freddo
                incredibile!). Successivamente la sua casa di legno sulla palafitta, la pagoda a pilastro unico, il tempio della Letteratura. Sinceramente la mattina
                non ci strappa l'urlo... Abbiamo anche l'occasione di cominciare a capire
                l'aria che tira in un paese governato da un regime comunista, certamente molto
                più aperto di altri ma che comunque gravita abbastanza pesantemente su molti aspetti
                della società; una frase abbastanza eloquente della guida (che stanno molto attente
                a non esporsi e evitare più possibile di parlare di politica) è stata "non
                siamo tristi, siamo ABITUATI" con il senso di "rassegnati".
                Visitiamo nell'ordine la 
                    Pagoda di Tran Quoc (bruttina), il tempio di Quan Thanh (idem), e poi il mausoleo di Ho Chi Minh con visione
                della salma imbalsamata del Padre dell'indipendenza (fortuna che il giro dura
                pochissimi minuti perché all'interno della camera mortuaria c'è un freddo
                incredibile!). Successivamente la sua casa di legno sulla palafitta, la pagoda a pilastro unico, il tempio della Letteratura. Sinceramente la mattina
                non ci strappa l'urlo... Abbiamo anche l'occasione di cominciare a capire
                l'aria che tira in un paese governato da un regime comunista, certamente molto
                più aperto di altri ma che comunque gravita abbastanza pesantemente su molti aspetti
                della società; una frase abbastanza eloquente della guida (che stanno molto attente
                a non esporsi e evitare più possibile di parlare di politica) è stata "non
                siamo tristi, siamo ABITUATI" con il senso di "rassegnati".
            
                Pranziamo al ristorante Hy Mama (buono) e gustiamo il nostro primo caffè vietnamita
                che nel resto del viaggio continueremo a chiedere e sorseggiare (sia in versione
                "macchinetta" che con il filtro).
            
                 Nel pomeriggio visitiamo la cittá vecchia a bordo di un risciò, dove abbiamo rischiato 3 o 4 volte la
                vita negli incroci trafficatissimi; non so se perché ci hanno visto magri o se per
                qualche disguido, ma siamo gli unici turisti che occupano il risciò in due, suscitando
                l'ilarità degli altri guidatori che prendono in giro il nostro "autista".
                Nel pomeriggio visitiamo la cittá vecchia a bordo di un risciò, dove abbiamo rischiato 3 o 4 volte la
                vita negli incroci trafficatissimi; non so se perché ci hanno visto magri o se per
                qualche disguido, ma siamo gli unici turisti che occupano il risciò in due, suscitando
                l'ilarità degli altri guidatori che prendono in giro il nostro "autista".
            
            
                Di seguito ripercorriamo alcune vie della città vecchia a piedi e concludiamo con
                il mercato di Hang Be. Cena al ristorante Saigon dell'hotel Intercontinental
                (ottima, raffinata e a prezzo da nostra trattoria e non da un ristorante di un hotel
                a 5 stelle).
            
            
                Ha Long
            
                Giorno 3
            
            
                Partenza per Ha Long in macchina (3 ore per 160km di statale, sorpassi a destra,
                sulle corsie di emergenza o dove capitava). Sosta "idraulica" sulla strada
                per visitare una fabbrica di porcellana a Dong Trieu (con le povere operaie costrette a lavorare tutto
                il giorno in un capannone molto buio alla luce di un flebile neon...).
            
                 Arriviamo al porto di Ha Long dove dopo pochi minuti di attesa ci imbarchiamo sulla
                "giunca di lusso"
                (così denominata nel programma) che ci ospiterà per una crociera di 2 giorni (in
                realtà un pomeriggio e la mattina successiva). Il termine di lusso non è affatto
                improprio: abbiamo avuto la fortuna di prendere forse la migliore nave che solca
                questi mari, e all'interno di essa la miglior cabina (la più spaziosa e grande posta in prima posizione a
                prua). Siamo gli unici due italiani in mezzo a un gruppo di VIP ("vecchietti
                in pensione") australiani; probabilmente il manager che ci fa il discorso di
                benvenuto lo ignora, visto che esordisce con "state tranquilli...il nostro
                capitano è vietnamita, non italiano!!!" provocando ilarità e applausi del gruppo
                degli astanti! Grazie Schettino, ci mancava proprio un motivo in più per essere
                presi in giro dal resto del mondo!
                Arriviamo al porto di Ha Long dove dopo pochi minuti di attesa ci imbarchiamo sulla
                "giunca di lusso"
                (così denominata nel programma) che ci ospiterà per una crociera di 2 giorni (in
                realtà un pomeriggio e la mattina successiva). Il termine di lusso non è affatto
                improprio: abbiamo avuto la fortuna di prendere forse la migliore nave che solca
                questi mari, e all'interno di essa la miglior cabina (la più spaziosa e grande posta in prima posizione a
                prua). Siamo gli unici due italiani in mezzo a un gruppo di VIP ("vecchietti
                in pensione") australiani; probabilmente il manager che ci fa il discorso di
                benvenuto lo ignora, visto che esordisce con "state tranquilli...il nostro
                capitano è vietnamita, non italiano!!!" provocando ilarità e applausi del gruppo
                degli astanti! Grazie Schettino, ci mancava proprio un motivo in più per essere
                presi in giro dal resto del mondo!
            
                 A parte questo la nave come dicevo è bellissima, il pranzo e la cena perfetti e
                il servizio ottimo. Vorrei dire lo stesso della Baia di Ha Long, inserita nel patrimonio
                dell'umanità dall’Unesco, ma purtroppo il meteo non ci permette di rimanere
                così estasiati come molti altri. Nebbia, foschia, nuvole basse, cielo bianco ci
                nascondono i 1900 faraglioni grandi e piccoli che spuntano come funghi dalle acque.
                A parte questo la nave come dicevo è bellissima, il pranzo e la cena perfetti e
                il servizio ottimo. Vorrei dire lo stesso della Baia di Ha Long, inserita nel patrimonio
                dell'umanità dall’Unesco, ma purtroppo il meteo non ci permette di rimanere
                così estasiati come molti altri. Nebbia, foschia, nuvole basse, cielo bianco ci
                nascondono i 1900 faraglioni grandi e piccoli che spuntano come funghi dalle acque.
            
                Sbarchiamo su uno di essi con spiaggetta annessa, e saliamo per 400 e rotti gradini
                sulla sua sommità solo immaginando la bellezza del panorama con sole e cielo azzurro.
                Di seguito, con un piccolo barchino a remi condotto da una giovane locale, visitiamo
                il villaggio galleggiante dei pescatori di Vung Vieng.
            
            
                Giorno 4
            
                 Il giorno dopo ci svegliamo all'alba e dopo colazione siamo tentati di fare
                una lezione di tai-chi
                sul sundeck (senza sun!), ma vista la nostra mobilità e scioltezza preferiamo glissare.
                Emozionante la visita della grotta Sung Sot detta anche la grotta della sorpresa
                (forse perché l'ha scoperta una donna ed è rimasta sorpresa di questo ??). Brunch in battello (si continua
                a magnà in questo viaggio!), sbarco e trasferimento in macchina ad Hanoi. Sulla
                strada, anche per perdere u po' di tempo visto che il volo per Hue è solo in
                tarda serata, sostiamo in una fabbrica artigianale degli handicappati a Sao Do e
                pranziamo. Se c'è un posto dove vale la pena lasciare un po' di soldi per
                souvenir e regali è certamente questo e Silvia non se lo fa ripetere 2 volte, acquistando
                due abiti tradizionali di seta (tunica + pantaloni) che indossati qualche sera nei
                ristoranti degli hotel provocheranno sempre la sorpresa e i complimenti dei locali,
                molti felici di vedere i loro costumi indossati da occidentali (lo stesso compiacimento
                lo riceviamo ogni volta che chiediamo le bacchette per mangiare rifiutando forchetta
                e coltello).
                Il giorno dopo ci svegliamo all'alba e dopo colazione siamo tentati di fare
                una lezione di tai-chi
                sul sundeck (senza sun!), ma vista la nostra mobilità e scioltezza preferiamo glissare.
                Emozionante la visita della grotta Sung Sot detta anche la grotta della sorpresa
                (forse perché l'ha scoperta una donna ed è rimasta sorpresa di questo ??). Brunch in battello (si continua
                a magnà in questo viaggio!), sbarco e trasferimento in macchina ad Hanoi. Sulla
                strada, anche per perdere u po' di tempo visto che il volo per Hue è solo in
                tarda serata, sostiamo in una fabbrica artigianale degli handicappati a Sao Do e
                pranziamo. Se c'è un posto dove vale la pena lasciare un po' di soldi per
                souvenir e regali è certamente questo e Silvia non se lo fa ripetere 2 volte, acquistando
                due abiti tradizionali di seta (tunica + pantaloni) che indossati qualche sera nei
                ristoranti degli hotel provocheranno sempre la sorpresa e i complimenti dei locali,
                molti felici di vedere i loro costumi indossati da occidentali (lo stesso compiacimento
                lo riceviamo ogni volta che chiediamo le bacchette per mangiare rifiutando forchetta
                e coltello).
            
                Alle 8 di sera decolliamo dall'aeroporto di Hanoi con destinazione Hue.
            
                continua... 
            
            
                Hotel
            
            
                La stanza overwater è molto bella e ampia così come il bagno. Ristorante Saigon
                (cucina vietnamita) molto buono e di classe. Un po' fuori mano e in una zona
                non molto attrativa per fare due passi la sera.
            
            
            
                A detta di molti, la miglior nave che in questo momento solca la Baia di Ha Long.
                La nostra cabina (201) era quella più a prua e la più spaziosa; bagno con doccia
                e vasca idromassaggio e piccolo balconcino. Ottima cucina sia a pranzo alla
                carté che nella cena e nel brunch del giorno successivo a buffet.