Safari nel Parco Kruger e nella Riserva Makalali
		Il Parco Kruger
		
		
		 
                
                        
                
		
		Riserva Makalali
		Makalali è una delle Riserve private più famose; situate ai bordi del 
		Parco Kruger si estende per ben 23.000 ettari ed ospita 4 campi di 6 
		lodge ognuno. Sinceramente mi aspettavo (considerato il prezzo a notte 
		che si paga...) qualcosa di particolare, ma mai mi sarei aspettato una 
		tal cura nei particolari, dei pasti così sofisticati e un simile 
		trattamento. Ogni "stanza" è una piccola villetta dotata di enorme letto 
		King Size con la zanzariera che alla sera lo avvolge completamente, di 
		una zona bagno con una bellissima vasca comprendente ogni tipo di sali per bagni rilassanti, di una doccia esterna stile Maldive (quante volte 
		avrete l'occasione di farvi una doccia all'aperto mentre sotto di voi 
		pascola tranquillamente un elefante ?), di un patio sopraelevato dal 
		quale si ammira la vegetazione e gli animali che passano, di un gazebo 
		dotato di cuscini e materassi completo di ventilatore a soffitto e 
		persiane per i momenti intimi all'aperto... Il tutto corredato da 
		architetti e designer che si sono divertiti come pazzi a usare il marmo 
		e il ferro battuto per creare divani, separè, accessori come lampade, 
		specchi, ecc. Come direbbe Oriano Ferrari, "uno spetacolo !!".
		Unico cruccio quello di non poter stare sul proprio terrazzo alla 
		sera a guardare le stelle e ascoltare i suoni della foresta, in quanto 
		finita la cena il Ranger ti accompagna personalmente in camera e ti 
		"consiglia vivamente" di non mettere piede fuori fino all'indomani (non 
		è raro il caso in cui i leoni dormano proprio sotto il lodge e una volta 
		addirittura hanno ritardato il checkout di ospiti piazzandosi in 
		reception...). Anche i pasti erano particolari oltre che per la 
		preparazione molto ricercata, per l'ambientazione dove erano consumati 
		(da ricordare una fantastica colazione inaspettata in una radura in 
		mezzo alla foresta e la cena dentro il "boma" alla sola luce del fuoco e 
		delle candele).
		
			
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				| Il lodge | Letto King Size | Il patio con vista sul fiume | Zona bagno | 
			
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				| Il Gazebo relax | Portariviste in ferro battuto | Colazione all'aperto | Il "boma" dove abbiamo cenato | 
		
		Safari in riserva
		Ma non è certo solo per una doccia all'aperto o per il lusso che 
		siamo venuti qui, ma soprattutto perché speriamo di poter vedere più 
		animali possibile tra i famosi Big 5 (leone, elefante, leopardo, 
		rinoceronte e bufalo). Le nostre aspettative saranno in parte esaudite 
		tranne che per il leopardo, animale estremamente raro da vedersi di 
		giorno (così come tutti i felini predatori che di notte cacciano e di 
		giorno dormono). Proprio per questo motivo i safari si svolgono in orari 
		non proprio comodi (dalle 6 di mattina alle 10 con sveglia alle 5 !!) e 
		al tramonto dalle 5 fino al buio totale quando ci si avvale delle 
		lampade.
		Le jeep che ci accompagnano sono guidate da un ranger che guida (nel 
		nostro caso il giovane Ryan) che ha anche il compito di proteggerci con 
		il fucile da eventuali attacchi (cosa peraltro mai avvenuta) e da un 
		avvistatore (sorry, ho dimenticato il nome impronunciabile) che seduto 
		su un predellino sul cofano della jeep avvista le tracce e le orme degli 
		animali e indica la strada al guidatore. In molti casi i due scendevano 
		e cominciavano un'attenta opera di perlustrazione del terreno talvolta 
		così meticolosa ed accurata che a qualcuno di noi (io e Roberta siamo 
		stati nominati gli scettici del gruppo) è venuto il dubbio di una recita 
		a favore di noi stupidi turisti...
		Quello che conta però alla fine è stato il risultato, ovvero aver 
		visto molto da vicino gli animali nel loro habitat naturale; 
		l'esperienza più bella è stata con due ghepardi maschi (probabilmente 
		fratelli) che abbiamo osservato da fermi e che poi abbiamo seguito a 
		distanza con la jeep per percorsi che neanche vi immaginereste (il WWF 
		non sarebbe molto d'accordo con la quantità di piante e arbusti che 
		abbiamo tirato giù con lo scudo anteriore della jeep). Notevole anche la 
		leonessa adagiata nell'erba alta che si è fatta ammirare per un po' e 
		poi infastidita ci ha lasciato (ma ne abbiamo viste altre due nei pressi 
		di un laghetto). Il rinoceronte mi è sembrato molto più pacifico e 
		tranquillo di quello che potessi immaginare (pascolava placidamente 
		vicino a delle zebre ruminando erba), mentre impressiona il fatto che 
		l'animale in assoluto che causa più morti in Africa è l'ippopotamo che 
		quando torna in acqua non prevede di fermarsi o cambiare strada se trova 
		un ostacolo davanti a sé... E pesando anche 2 tonnellate e potendo 
		raggiungere i 40 km/h non deve essere piacevole esserne travolti! 
		Zebre, giraffe, impala, kudu, maribù (grossi uccellI), avvoltoi, 
		facoceri e decine specie diversi di volatili hanno fatto da "contorno" 
		ai 4 safari fatti in riserva dove la ricerca del "big" forse un po' 
		distoglie dal godersi "l'altro spettacolo", ovvero la vegetazione, gli 
		insetti, i suoni, gli odori, l'aria fredda della mattina o il calore del 
		sole appena sorto, il cielo stellato con la Croce del Sud ben visibile 
		ed una luna così brillante e lucente da fare una netta ombra e 
		permettere di leggere un libro.
		
			
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				| Che sonno... ho dormito solo 18 
				ore | Rino per gli amici... | Lo sguardo fiero di un "cheetah" | 
			
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				| L'animale "gobbo" che mi sta 
				meno simpatico | Hyppo in acqua... | Best supporting actor... and the 
				winner is :-) |