Var
Dopo un buon sonno ristoratore (la stanza del Grand Hotel è forse una delle meglio
insonorizzate che abbia mai trovato, cosa rara negli alberghi), riprendiamo la strada
con destinazione Grimaud, altro village perché molto carino. Fa molto
caldo, l'ascesa al castello
è stata dura, e dopo un afoso pranzo (questa volta l’ombra degli alberi non basta)
ripartiamo alla volta di Port Grimaud, definita un po’ eufemisticamente una
”piccola Venezia” per via dei suoi
canali e ponti che l’attraversano (va beh, già dire che sia una “piccola
Chioggia” sarebbe una bestemmia).
Rinfrescati di un ottimo Haagen
Daz, raggiungiamo St. Tropez messo nell’itinerario
più per curiosità che per altro. E, infatti, la breve passeggiata nel centro
e sul
lungomare
(dove è
attraccata una delle più grandi
barche a vela che abbia mai visto) ci conferma che
la fama di alcuni posti è dovuta molto più al nome che non alla reale bellezza
del
posto.
Passando per Ramatuelle (incantevole centro circondato da vigneti), raggiungiamo
la destinazione finale della giornata, Cavaliere, che ho scelto più che altro
per poter trascorrere qualche ora in spiaggia e poter fare un bagno in mare.
Alloggio
Cavaliere Sur Plage
Messo da Silvia nella lista dei cosiddetti “Hotel della Minchia” (cit. “Al, John
& Jack” di Aldo Giovanni e Giacomo), è un classico 3 stelle rivierasco come ne esistono
a centinaia in Romagna o sulle nostre coste. A parte la “vicinanza” con la spiaggia
(in pratica sorge SULLA spiaggia)
è un classico hotel per famiglie dove si passano vacanze marine (ma a noi solo l’idea
di passarci 7 o 14 giorni ci atterrisce…)