Giorno 2
Segesta
Partiamo da Palermo sul presto sperando di non trovare troppi palermitani che
abbiano deciso di trascorrere il primo maggio al mare (c’è un po’ di traffico ma
nulla di eccezionale). Arriviamo quindi abbastanza in fretta a Segesta, dove
sorgono due famosi monumenti del III e del V secolo a.C. Iniziamo dal Teatro che
raggiungiamo dopo una bella scarpinata in salita ma la cui vista ripaga della
fatica. Il panorama spazia lungo la piana sottostante e sebbene ci sia un po’ di
foschia riusciamo a vedere anche il mare in lontananza. Riscendiamo la strada e
saliamo al Tempio (questa volta pochi passi) dove ammiriamo come siano ben
conservate le colonne doriche e soprattutto come sia ben inserito nel contesto
del panorama e della natura (in questo periodo è attorniato da fiori gialli e
viola ed è proprio uno spettacolo).
Erice
Arriviamo ad Erice dopo 7 km di una strada stretta e con mille tornanti (peggio
di una prova speciale di rally, peccato che abbia una macchina senza assetto e
“ferma”...).Il paese è veramente bello, la
pavimentazione particolare che
contraddistingue il selciato di tutte le vie è un po’ scivolosa ma molto
caratteristica. Ci ricorda molto alcuni borghi della Costa Azzurra o della
Provenza (Le Baux ad es.); ogni pochi metri c’è una tappa per visitare qualcosa
e il culmine lo si raggiunge al Castello Normanno che domina su Trapani e su
tutta la piana sottostante. Mettiamo sotto i denti qualcosa (il mio arancino ha
il peso specifico dell’uranio 238), facciamo qualche acquisto (souvenir e dolci
tipici) e ripartiamo.
San Vito lo Capo
Indecisi se andare a visitare Marsala città (nei pressi della quale dormiremo) o
la zona di San Vito, preferiamo quest’ultima. La strada panoramica è molto bella
e ci inoltriamo per qualche km anche nella famosa Riserva dello Zingaro, dove
avendo più tempo, ci sarebbe da fare qualche interessante escursione di
trekking. Ci limitiamo a fare qualche foto e a vedere le spiagge che, nonostante
un fastidioso vento freddo, sono già piene di bagnanti indigeni.
Baglio Oneto Resort
Resort in collina sopra a Marsala costruito dentro un feudo fortificato.
Splendida la vista sul mare con in lontananza l’isola di Mozio. Camere pulite ma
con muri e porte di carta velina (anzi i rumori delle altre camere sono
amplificati!). Cena di pesce ottima, così come il vino e la gentilezza e
cortesia del maitre, al contrario del resto del personale (soprattutto in
reception !!) che è al limite dell’antipatico. Farsi pagare 3 euro la
bottiglietta di acqua (calda) FUORI dal frigobar che in tutto il mondo è
“complimentary”, non è una bella figura.