Palermo

Giorno 1

Palermo

Arriviamo a Palermo con un’ora di ritardo sul previsto (l’aereo aveva bucato !) e ritirata la macchina a noleggio ci dirigiamo verso l’hotel (che ho scelto in posizione centrale e con parcheggio per girare in tranquillità la città a piedi). Sbrigate le formalità iniziamo la nostra passeggiata e in pochi minuti veniamo prima assaliti da un uomo in lacrime “dottò non ho lavoro, mi date 10 euro ?!” (neanche 1 o 2 ... 10!!) e poi da un vecchietto che ferma Silvia e prendendola per un braccio le dice lusingandola “tu si ‘na stella di Hollywood...” :-)

Capiamo subito che siamo a 1200 km da casa e che le cose funzionano in modo diverso che da noi! La città purtroppo è tenuta, a mio avviso, molto male. Non è tanto il “vecchiume” dei palazzi o l’inevitabile immondizia in giro, quanto il vedere che il concetto di “cosa pubblica” non è tenuto in considerazione. Uno dei più bei giardini della città (piazza della Vittoria) ha una un terreno così messo male, che –giuro- il bosco dove vado a correre e in bici (Maso Ronco a Monticolo) è tenuto 100 volte meglio!! Nel giro di un paio di ore assistiamo a due tentativi di rissa (sedata da passanti), una con un contendente che mulina la catena dello scooter e l’altro che scende dalla macchina, si prepara al combattimento e, cosa fa prima ? Si mette il giubbotto giallo rifrangente!!! della serie, magari ti sparo, però sono in regola con il codice della strada... Codice tra l’altro che esiste solo sulla carta; decine di moto di grossa cilindrata sfrecciano per le vie del centro storico a minimo 100/120 kmh (non parlo di strade ad alto scorrimento, parlo di c.so Vittorio Emanuele o da via Roma, vie che in altre città sarebbero pedonali). Gli scooteristi senza casco (tra i quali un bambino che non aveva più di 10 anni) sono in pari numero con quelli in regola; gente che arriva in macchina, si ferma in MEZZO a una curva o a un incrocio, scende e se ne va è cosa comune e tollerata. E tutto questo nei quartieri “tranquilli e normali”... non oso immaginare in quelli dove i turisti (e la Polizia) non osano entrare. L’apice lo raggiungo all’entrata della Cappella Palatina che ero ansioso di visitare per i suoi dipinti e dove ci viene impedito l’ingresso perché “c’è un matrimonio PRIVATO importante...”.

Ovviamente qualcosa abbiamo visto: La Fontana Pretoria, i quattro Canti, la Cattedrale, piazza della Vittoria con il Palazzo dei Normanni, San Giovanni degli Eremiti, San Domenico, Piazza Marina con il vicino Palazzo Abatellis, la Chiesa Gancia (anche lì si celebrava un matrimonio, ma l’ingresso era comunque libero) e il Teatro Garibaldi (Politeama) a pochi passi dal nostro hotel.

Nonostante tutte queste bellezze architettoniche, Palermo mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca e sono molto felice di averci programmato solo questa giornata. Anche gli esercenti sono tutto meno che cordiali e il fatto che non ci siano MAI esposti prezzi sui menu o sulle “merci” sembra fatto apposta per fregare il turista (9 euro per un gelato + bibita in un normalissimo bar o 6 euro per una focaccina+bibita ne sono la riprova). Mi resta solo il ricordo di un buon Tonno alla Palermitana a cena e poco altro. Probabilmente ci tornerei solo se fossi accompagnato da qualche abitante locale che me la facesse conoscere dal suo “interno”

Alloggio

Hotel Garibaldi
Come detto tra i suoi plus la posizione e il parcheggio gratuito provato. Personale molto “freddo” così come le camere (forse è il troppo marmo) che comunque sono nuove, pulite, spaziose ma con gli infissi che lasciano entrare il troppo rumore della vicina strada trafficatissima. Colazione standard ma più che sufficiente.