Diario del viaggio
Giorno 1
Arriviamo all'aeroporto Tegel dopo un
breve volo di 50 minuti e altrettanto velocemente (una decina di minuti)
un taxi
ci porta all'hotel dove lasciamo i bagagli. Cominciamo la perlustrazione
della città
dal famoso quartiere Kurfürstendamm (comunemente chiamato KuDamm) dove sorge
il
nostro Hotel. La via è popolata di moltissimi negozi moderni e rimane tutt'oggi
il cuore commerciale della città. Fatti i primi passi, ci colpisce subito l'imponente
chiesa-monumento "Kaiser
Wilhelm Gedächtnis Kirche" un trittico che comprende una chiesa neoromanica
semi-distrutta dalle bombe del '43 (e lasciata in queste condizioni) con accanto
un memoriale e un'alta torre-campanile entrambi di forma ottagonale. Non può mancare
una rapida occhiata ai famosi magazzini KaDeWe (Kaufhof Des Westen) che una volta
rappresentavano il più grande centro commerciale dell'Europa dell'Est; notevole
l'ultimo piano della gastronomia con specialità di tutto il mondo. Pranziamo in
un locale all'aperto nell'attigua piazza sotto un sole cocente e con una temperatura
(26/27 gradi) che non è molto consona a fine aprile. Dopo pranzo prendiamo la metro
(molto efficiente e capillare) e andiamo a visitare Potsdamer Platz, un laboratorio
a cielo aperto dove architetti famosi (tra cui il nostro Renzo Piano) hanno potuto
operare progettando
modernissimi palazzi, il più famoso dei quali è il Sony Center. Passeggiamo
un po' nei dintorni vedendo la Neue Nationalgallerie, la Matthäus Kirche e dopo
un mega gelato all'Arkaden facciamo ritorno in hotel. Cena in un tipico Biergarten
vicino alla Stazione Tiergarten (da Joe's) che però non ci soddisfa più di tanto
(lunga attesa, carne non ottima).
Giorno 2
Dopo un ottimo muffin (anzi,
più di uno...) da Dunkin'Donuts (insieme a Starbucks le mete delle nostre colazioni)
partiamo alla volta di "Mitte", ovvero la parte storica e classica di
Berlino. Risaliamo dalla U-Bahn in piena Friedrichstrasse, un'elegante arteria dove
ci sono altri famosi negozi e raggiungiamo una delle più belle piazze, Gendarmenmarkt, in cui una sala concerti (Konzerthaus)
è affiancata da due chiese che apparentemente sembrano uguali (il Französicher Dom
e il Deutscher Dom). Proseguiamo per un'altra famosa piazza (Bebelplatz) con la
sua cattedrale St.Hedwig
(che ricorda il romano Pantheon), l'imponente Kronprinzenpalais e la targa che ricorda il rogo dei 25.000 libri fatti
bruciare dai nazisti.
Pochi passi e siamo "sotto i tigli",
ovvero sulla famosa via Unter den Linden che percorriamo in direzione della famosa
Porta di Brandeburgo.
A pochi passi il Reichstag uno dei tanti esempi di come si possano fondere architettura
classica e moderna; sopra l'imponente palazzo neorinascimentale di fine '800, poggia
infatti una moderna
cupola in vetro meta ambita di moltissimi turisti (ed infatti a causa della
coda rinunciamo a salire) ma anche di cittadini tedeschi che non vogliono perdere
l'occasione di "camminare in testa" ai loro politici che dal 1999 tengono
qui le loro sedute parlamentari. Appena girato l'angolo resto a bocca aperta nel
vedere il "Regierunsviertel" (distretto governativo): una serie di edifici
modernissimi tutti vetro e acciaio che sorgono sulle rive del fiume Spree che attraversa
la città. Il cielo è di un azzurro intensissimo, gli alberi hanno fiori e foglie
tipico del risveglio primaverile, sul selciato a piastrelloni quadrati non si vede
una cartina o cicca neanche a pagarla... tutto ciò rende quasi irreale il posto
e sembra di trovarsi dentro un rendering di qualche famoso programma di Cad architettonico...
stupendo! Ci rilassiamo un attimo sul grande prato davanti alla facciata principale del Reichstag
(quello della scritta "Dem Deutschen Volke") e continuiamo la nostra passeggiata
lungo il fiume dove ancora ci sorprendono le forme ardite di alcuni palazzi. Anche la stazione
principale dei treni (Hauptbahnhof)
non è da meno ed il bello è che nel giro di poche centinaia di metri si passa da
queste architetture a quelle barocche del Duomo di Berlino oppure alla pazzesca "isola dei Musei"
che tra Pergamon Museum
(ahh avere più tempo a disposizione !!), Bodemuseum, Altes Museum e Alte Nationalgalerie ospita una
delle più alte concentrazioni di opere antiche.
Continuiamo il cammino (con le poche forze rimaste nelle gambe) passando accanto
ad una famosa statua di Markx e Engel, sotto l'entrata dell'altissima Fernsehturm (Torre della televisione, dove data
l'ora avrei avuto il sole proprio contro per fare foto decenti e quindi sorvoliamo
la salita), davanti al municipio (Rotes Rathaus chiamato così non per il colore politico del
sindaco ma per quello dei mattoncini rossi che lo compongono), in mezzo alla Alexanderplatz (brutta) e dentro il caratteristico
quartiere Nikolaiviertel con i suoi stretti vicoli e la sua Nikolaikirche. Dopo una sauna rigenerante in
hotel, cena in un locale ("Va Piano") che come suggerisce il nome si basa
molto sullo slow food italiano.
Giorno 3
Giornata dedicata alla "memoria"
storica di questa ciità. La prima tappa è il famoso (e un po' abusato turisticamente)
Check Point Charlie,
alla fine niente di più che un baracchino con qualche sacco di sabbia davanti e
le famose gigantografie con ritratti di soldati russi e americani. Successivamente
è la volta del Jüdische
Museum, questo invece molto più originale e "emozionante" con
le sue alte pareti e la planimetria a zigzag che evocano la stella di David. E come
si può lasciare Berlino senza aver visto dal vivo un pezzo del suo famoso Muro ?
Nella parte sud-est della città ne hanno tenuto in piedi un buon chilometro pieno
di graffiti, la cosiddetta East Gallery (che mi immaginavo più artistici, mentre
non è nulla di speciale). Sgranocchiando qualche Brezel riprendiamo la metro e torniamo
in centro per dare un'occhiata a dei "cortili " (gli Häckerischen Hofen) che sorgono tra caseggiati
colorati ed immagino abitati da condomini infastiditi dal viavai di turisti. Dopo
una rapida visita alla
Neue Synagoge, torniamo nei pressi di "casa" dove ci mancavano
da vedere alcune architetture moderne come la Ludwig-Erhard Haus ("LEH"
sede della Borsa), la Kantdreieck con la inconfondibile "vela" sul tetto
e soprattutto tutto il complesso della Neue Kanzlei. Concludiamo la giornata con la Fasanenstrasse
ed i suoi eleganti palazzi (e i suoi "Passagen") e con una cenetta in
un caratteristico ristorante vicino alla Savignyplatz.
Giorno 4
L'ultimo giorno (che non abbiamo interamente
a disposizione in quanto l'aereo parte alle 17) inizialmente era previsto per Charlottenburg
o per qualche altro museo, ma l'ulteriore stupenda giornata ci convince a restare
"all'aperto" e la scelta molto combattuta internamente cade sul famoso
zoo di Berlino (Zoologischer Garten). "Combattuta" perché fondamentalmente
sono contrario a tenere in cattività animali solo per soddisfare la nostra
curiosità (anche se è facile parlare per chi come noi ha la possibilità di viaggiare
e vederli nel loro ambiente naturale, ma per chi non è così fortunato gli zoo sono
ovviamente l'unica chance...); c'è però da soddisfare l'aspetto curiosità di fronte
al "personaggio" mediatico di Knut, il cucciolo d'orso polare che ha galvanizzato
la Germania e che è stato abilmente trasformato in un fenomeno di marketing incredibile.
Comunque nonostante tutto (l'attesa per vedere il famoso orsetto, la tristezza negli
occhi di qualche grosso felino) la visita è tutto sommato piacevole e la mattinata
trascorre velocemente. Dopo pranzo ultima camminata per visitare un ulteriore esempio
di architettura moderna (si è capito che ci affascina ?), ovvero le Nordische Botschaften
(ambasciate dei paesi del Nord Europa) che purtroppo essendo festa sono interdette
da cancelli che ci costringono a fotografarle da posizioni "scomode".
E' tempo di rientrare in hotel per ritirare i bagagli e farci portare in aeroporto...
Berlino non ci ha deluso, certo dalla caduta del Muro sono passati ormai 18 anni,
ma forse non tutte le città sarebbero state capaci di "risorgere" così
in fretta e soprattutto così bene.