Un giro in MTB tra Chiese, Castelli e Cantine
Il Comune di Appiano sulla Strada del
Vino si estende su un ampio territorio
(quasi 60 kmq) ed è composto da
9 frazioni ufficiali più alcune “sottofrazioni”
(Ganda, Pigeno, Monte, Colterenzio, ecc.). Inoltre vanta un discreto dislivello
(dai 235 del fondo valle ai 904 della frazione piú alta – Gaido – e tocca i 1864
se consideriamo il Monte Macaion).
- S. Michele-St. Michael (415 m)
- Predonico-Perdonigg (797 m)
- Gaido-Gaid (904 m)
- S. Paolo-St. Pauls (394 m)
- Missiano-Missian (382 m)
- Riva di Sotto-Unterrain (249 m)
- Frangarto-Frangart (255 m)
- Cornaiano-Girlan (433 m)
- Monticolo-Montiggl (494 m)
Facendo spesso dei giri in MTB che toccano alcune di queste frazioni,
quest’estate mi è venuto in mente di “progettarne” uno che le toccasse tutte e
9. Il dubbio iniziale era se farlo ad anello completo, senza mai ripassare dalla
stessa strada, ma ciò avrebbe comportato “sforare” in un altro Comune (quello di
Andriano dove si sarebbe conclusa la discesa da Gaido), mentre volevo rimanere
nei confini comunali.
Ne è nato quindi un giro misto asfalto/sterrati/single-track (data la mia
predilezione per la parte “enduro” della MTB) che ho battezzato delle "tre C", visto
che si incontrano numerose chiese, castelli e cantine vinicole.
E’ un giro che i ben allenati possono fare in un paio di orette (48 km, 1380 metri
di dislivello) e alcune
parti di discesa “tecnica” possono essere benissimo escluse se non si ama quel
tipo di percorso. Anzi, con pochissime varianti, il giro è fattibile anche dai
colleghi “bitumari” della bici da corsa.
Armato di camera GoPro
(alternata sul manubrio, sul petto e sul casco) e di una
app per smartphone (Sports Tracker) che mi registrasse il percorso, in una
caldissima giornata di agosto (il computer da bici al sole segnava 38gradi!) ho
quindi voluto documentare con un video questo giro che ho poi integrato con
riprese più “statiche” fatte con la mia reflex DSLR. Qui sotto (se hai 13 minuti
di tempo da buttare) puoi vederne il risultato.
Il Giro Orario
La partenza è dalla vecchia Stazione di San
Michele (e dalla famosa omonima cantina), si percorre via Stazione e si
arriva nella principale Piazza Municipio. Seguendo il centro, via S.Anna e
Pigeno, si sale nella zona dei castelli e della cantina Stroblhof (da qui si
potrebbe fare una deviazione alle famose Buche di Ghiaccio e salire fino al
ristorante Steinegger per poi proseguire tutto nel bosco sulla Alta Via di
Appiano fino a Predonico). Io invece ho preferito farmi la più comoda strada
asfaltata che taglia dapprima vigneti e poi sale fino ai 700mt di
Predonico, paesino che ospita due
ottimi Gasthof (Wieser e Lipp) dove eventualmente rifocillarsi.
La salita da Predonico a Gaido è il
pezzo più duro, con rampe del 22% ma molto brevi e si viene
ricompensati da panorami idilliaci e “bucolici” che non ti aspetti di trovare a
pochi km dal caos cittadino. La chiesetta di Gaido è il punto più alto del giro
(904) e dopo essersi dissetato con un ottimo Holunder al MoarHof inizia la parte
divertente della discesa. All’inizio su asfalto ripercorrendo l’andata, al
bacino d’acqua entrando sullo sterrato e gettandosi lungo i sentieri dei prati
del Kreuzstein (sempre stando attenti a eventuali escursionisti ovviamente…).
Ritornati sulla strada si scende fino al centro di
San Paolo ammirando la bella chiesa
che vanta il campanile più alto dell’Alto Adige. Da qui prosegue verso la zona
dei Castelli (Schlosskorb, Boymont, Hocheppan) e si arriva al paesino di
Missiano. Per scendere a fondo valle
ho trovato una bel single-track veloce che sbuca nella zona produttiva di
Riva di Sotto davanti alla cui chiesa
raggiungiamo il punto di basso tra le frazioni (249 mt). Proseguiamo quindi
verso Frangarto e passando sotto il
Museo della Montagna di Messner a Castel Firmiano iniziamo la salita della
Strada del Vino che ci porterà a Cornaiano (consigliata agli enologi per
le cantine Colterenzio, Girlan e la
piccola ma ottima Martini & Sohn). Fatta la consueta foto alla chiesa, saliamo
verso la fresca pineta dei Laghi di Monticolo (piccolo e grande) dove finalmente
ritroviamo un po’ di sterrato per le nostre ruote grasse. Dopo un piccolo tuffo
refrigerante (faceva veramente caldo e la fatica cominciava a farsi sentire),
riprendiamo la marcia passando dal paese di
Monticolo –una chiesa e quattro case-
e scegliendo i boschi e divertenti
sentieri per ridiscendere verso San Michele.
Sbuchiamo quindi sulla ciclabile Caldaro-Bolzano e passando davanti al mio
“spacciatore personale” di attrezzi a due ruote (Sanvit Bike) arriviamo al
punto di arrivo/partenza chiudendo così l’anello.
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Il Giro Antiorario
Nulla vieta di percorrere il giro anche in un altro senso, cosa che ho fatto
pochi giorni dopo evitando però le salite a Predonico e Gaido (fondamentalmente
perché sono pigro, ma anche perché sarebbero state uguali al giro precedente).
La partenza avviene dallo stesso punto della vecchia Stazione di San Michele.
Si
sale fino a Monticolo tutto nel bosco su comodi sentieri scorrevoli. Si passa
per la chiesa di Monticolo e si costeggiano i due laghi. Da qui si sale verso
Col dell’Omo per poi buttarsi in single-track molto tecnici fino alla sbarra di
Colterenzio.
Dopo un’eventuale deviazione per “marcare” la visita alla piazza della chiesa di
Cornaiano, per scendere fino a Frangarto consiglio la fantastica discesa
tecnica
numero 1 che parte dal castello ristorante Bellavista/Marklhof che sbuca proprio
nel parcheggio del MMM di Castel Firmiano.
Su strada asfaltata passiamo per Frangarto, Riva di Sotto e saliamo a
Missiano.
Da qui, facendo un po’ di “portage” su alcuni tratti troppo impervi potremmo
salire (sputando sangue) fino a Predonico e poi a Gaido. Io invece
mi limito a
raggiungere San Paolo e San Michele dove si conclude il giro.
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