Il
terzo giro è forse stato il più bello dal punto di vista tecnico, anche
se funestato da un inconveniente alla bici di Alex (rottura del collarino
reggi-canotto della sella, prontamente sostituito con del nastro/cerotto
adesivo).
Si parte dal lungomare di Marciana Marina sulla strada
asfaltata verso Poggio e dopo 2 Km si prende il Bivio della Civillina per
percorrere l'omonima strada immersa in freschi ombrosi boschi di lecci e
castagni. Passata la stazione di valle della Cabinovia del Monte Capanne
(con i suoi 1019 mt. il monte più alto dell'isola), abbiamo deviato in
direzione di un Santuario affrontando una "via Crucis" dotata di
un fondo ciottoloso dove solo grazie alla sospensione posteriore si
riusciva a mantenere incollata la ruota dietro al terreno (per non parlare
della discesa, praticamente infattibile senza una full...).
Terminata la visita del santuario e lasciata sul libro
delle visite una preghiera alla Madonna di proteggerci nelle impervie
discese (preghiera esaudita 5 minuti dopo, visto che su un salto ho
rischiato veramente tanto e non ho dubbi che è stata una mano dall'alto a
farmi restare in piedi...), ci siamo diretti ad un punto panoramico lungo
una bellissima strada con vegetazione molto fitta. Da quel punto si
sarebbe potuto continuare per raggiungere la zona occidentale dell'isola (S.Andrea,
Patresi, Chiessi), ma
ci siamo lasciati questa possibilità per poterci tornare un altro anno!
Siamo quindi ritornati sui nostri passi, incontrando nel
tragitto il Romitorio di S.Cerbone (chiesetta nei pressi di una grotta) e
percorrendo una divertente discesa sterrata velocissima (rivelatasi poi
una strada privata con tanto di rimproveri da parte del proprietario !!).
Su strada asfaltata siamo quindi ritornati alla meta
incontrando i caratteristici paesini "montani" di Marciana Alta
e Poggio.
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