Siamo
arrivati ad Abu Simbel in aereo provenienti da Aswan; dietro
suggerimento (grazie!) del favoloso Sayed ci siamo sistemati sulla parte
sinistra dell'aereo e dopo circa 25 minuti di volo i templi ci sono
comparsi con la loro imponente espressione della maestosità dell'epoca
faraonica.
Nella regione chiamata Bassa Nubia, ai limiti dell'Alto Egitto, Ramsete
II fece costruire il suo tempio in onere di Harmakhis (il sole che sorge
all'orizzonte), Ammone-Ra (dio solare), Ptah (dio della creazione), ma
soprattutto in onore di se stesso. La perfezione di quest'opera ancor oggi
conserva il suo splendore originale grazie agli imponenti lavori di
restauro patrocinati dall'Unesco, che la sottrassero alle acque del lago
artificiale Nasser.
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