Partiti da Esna e dopo aver navigato tutta la mattinata, siamo giunti nel primo
pomeriggio nella cittadina di Edfu, che racchiude il più grande tempio faraonico,
dopo quello di Karnak, e sicuramente il meglio conservato, grazie al fitto strato
di sabbia sotto il quale fu sepolto per secoli. Dedicato a Horus, ha belle
decorazioni che esaltano soprattutto il suo simbolo, cioè il falco.
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Sulla terrazza le sacre effigi del dio venivano esposte ai raggi del sole in un
rito rigeneratore; le decorazioni descrivono le numerose feste e celebrazioni che
avevano luogo nel tempio, e in particolare l'annuale sposalizio del dio con la dea
Hathor.
Molto interessante anche la barca solare, ricostruita interamente dall'archeologo
francese Manette
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La strada che conduce dal molo, ove la nave era ormeggiata, al sito del tempio
è stata percorsa a bordo di un calessino trainato da un cavallo abbastanza malandato
e guidato da un egiziano il cui unico scopo era accappararsi una doppia mancia
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Alla fine della visita del tempio è stato concesso un po' di tempo per visitare
il mercatino locale dove orde di mercanti arabi "aggrediscono" i turisti
che alla fine si illudono sempre di aver fatto ottimi affari !!
(io che non amo questo genere di cose sono rimasto al bar con Chiara e Sayed
e ho bevuto uno strano intruglio...)
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