Settembre
2003: a pochi giorni dalla partenza ancora non abbiamo deciso la meta, sappiamo
solo che vogliamo una settimana di riposo e goderci l'ultimo sole dell'anno
(come se questa estate non fosse stata abbastanza calda !!).
La scelta, complice un'offerta abbastanza vantaggiosa, cade sul
villaggio Akman di Ventaglio, situato sulla Costa Turchese nei pressi di
Kemer (ad un'oretta di pullman da Antalya dove siamo atterrati).
Il villaggio è piccolino e tutto raccolto, quindi anche
avendo la camera nel posto più lontano in 2 minuti si arriva in spiaggia, in
piscina o nella zona ristorante/bar. Sinceramente non posso dirmi
ultra-soddisfatto del posto, vuoi per alcune mancanze o forse perché negli
ultimi viaggi fatti gli standard qualitativi erano molto più alti e quando ci si
abitua bene è difficile tornare indietro. In particolare la pulizia delle camere
lasciava un po' a desiderare e la loro conformazione era a dir poco studiata
male (in pratica con un bagno piccolissimo e molto buie perché fatte a "L",
con i letti messi in una zona dove bisognava accendere la luce anche di giorno).
Il servizio era di tipo All Inclusive (oltre ai 3 pasti, bibite al bar e qualche
snack o frutta a metà mattina e pomeriggio; altra cosa comunque rispetto a
Messico o
Maldive), mentre nulla da obiettare sul cibo che era di buona qualità (anche
se forse senza molte variazioni...).
Il
villaggio è diviso in due parti: Akman Bay dove stanno principalmente gli
italiani e Akman Beach, il suo gemello un po' più piccolo dove soggiornano gli
stranieri (soprattutto russi). La spiaggia è di ghiaino attrezzata con
ombrelloni e sdraio (un po' troppo attaccati) e dove si possono praticare
numerosi sport d'acqua (canoa, windsurf, jet-ski, parasailing, sci d'acqua,
ecc).
Una delle cose che mi sono piaciute meno era appunto vedere
il mare "violentato" da decine di motori che scorazzavano per tutto il giorno da
destra a sinistra, anche se la colpa più che degli operatori locali forse è
proprio dei turisti che usano e richiedono questi mezzi. L'acqua era comunque
tutto sommato molto pulita e sorprendentemente calda. I fondali non offrono
chissà che... ho fatto solo una immersione presso tre isolette a una mezz'ora di
navigazione vedendo poco pesce e molte anfore di epoca romana (che facevano
sorgere il dubbio che fossero piazzate dalla Proloco locale...)
Un
discorso a parte merita l'animazione; era la prima volta che andavamo in un
villaggio di un tour operator che fa dell'animazione il suo punto di forza,
proprio perché sia io che Silvia non siamo molto inclini (anzi direi che
aborriamo) i giochi, i tornei, le "sigle", i balletti, ecc.
Onestamente gli animatori non sono mai stati invadenti o insistenti (un semplice
no o un cenno di capo bastava a farli desistere...), ma è anche brutto dover
dire di no una decina di volte al giorno ai vari inviti (dalle 9 di mattina con
lo stretching a mezzanotte con la discoteca, passando per freccette, acqua-gym,
lancio della ciabatta, nuoto, ping-pong, gioco caffè, dediche alla radio, ecc,
ecc, ecc). Un plauso comunque alla loro professionalità e all'impegno e
dedizione che ci mettono... insomma uno staff "pettinatissimo" !!
Volendo soprattutto riposare non abbiamo fatto escursioni;
oltre alle classiche gite in Caicco, i jeep-safari e gli shopping notturni,
vengono organizzate gite più interessanti come le "cascate calcaree" di
Pamukkale e un tour di 2 giorni in Cappadocia o a Istambul. Le distanze però
sono enormi e il rapporto ore-pullman contro ore-visita del sito è nettamente
sfavorevole e quindi abbiamo rimandato il tutto ad un tour di quelli classici da
farsi in futuro. Unica concessione una visita pomeridiana alla cittadina di
Kemer risoltasi in una "vasca" di negozi...
Nota veramente positiva del viaggio la conoscenza (come
sempre accade purtroppo solo negli ultimi giorni) di persone veramente
simpatiche e cordiali: grazie per la compagnia a Nico "Tagheuer" e Maura, ai
"ciosotti" Luca e Silvia e al "collega" Paolo con la sua compagna Alessia.