Day 1 -  Romantische Straße
        
        Füssen
        
        
            La Romantische Straße non  ha un inizio e fine precisa ma
    Füssen
    
            è da molti considerata la porta  d'ingresso. Ci eravamo
    già  stati nel 2002
    
            con gli amici Alessandro e Sara e in quell'occasione avevamo  visitato anche
    il famoso castello di Neuschwanstein. Oggi invece
    dedichiamo alla prima cittadina bavarese solo una passeggiata in centro
    (molto  carino e caratteristico) e il primo spuntino che non poteva che
    essere un buon  Weisswurst con brezel e senape dolce (rigorosamente prima
    delle 12!). Al  castello dedichiamo solo una foto da lontano e poi iniziamo
    a viaggiare su una  poco trafficata strada costeggiata da verdi prati
    impreziositi dal giallo del tarassaco.
        
        
        Wieskirche e  Landsberg Am Lech
        
        
            Dedichiamo qualche minuto  a questa chiesa che è l'espressione più alta del
    rococò bavarese e  abbiamo la fortuna di ascoltare qualche
    nota di un'orchestra che terrà un  concerto qualche ora dopo.
        
        
            La cittadina di Landsberg  am Lech ha la particolarità di
    essere divisa da un grande fiume che proprio  in prossimità del centro ha un
    salto formante una generosa cascata. Il resto è  un tipico centro storico
    con la Hauptplatz circondata da belle facciate e  un'antica porta, la
    Bayertor.
        
        
        Augsburg
        
        
            Terza città bavarese in  ordine di grandezza, Augsburg vanta non solo un
    bellissimo Municipio con  relativa piazza, l'attigua
    Perlachturm (famosa per la Madonna dei nodi)  il Duomo e la
    Moritzkirche, ma anche una elegante via (Maximilianstrasse) 
    con palazzi tenuti molto bene e un caratteristico quartiere, il
    Fuggerai
    
            che è quasi una città dentro la città. Fatto costruire ben 500 anni fa dal
    banchiere Fugger per i poveri, mi ha ricordato molto le nostre vecchie
    Semirurali.
        
        
        
        Day  2 - Romantische Strasse
        
        
            Seconda giornata da  Augsburg a Würzburg interamente sulla Romantische
    Strasse, una statale  scorrevolissima, senza traffico (forse perché è
    domenica) e circondata da  enormi distese di colza che ci fanno fermare
    parecchie volte per qualche foto  anche da "zovani" :-) Nel mezzo
    micro-paesini e qualche bella e ben  conservata cittadina dove i graticci e
    l'aspetto medioevale la fanno da  padrone. Saltiamo solo Rothenburg ob
    Tauber in quanto già visitata nel 2019.
        
         
        Nördlingen
        
        
            Prima tappa in questa  città circondata da 2.6km di alte mura che si possono
    percorrere completamente.  Ci risparmiamo la fatica perché abbiamo deciso di
    salire la torre campanaria  dalla quale si scorge anche il
    Nördlinger Ries
    
            un cratere meteorici di 20/24  km di diametro.
        
        
            Molto carina e  completamente avvolta nel silenzio in una domenica mattina
    assolata dove solo  in piazza c'è un locale aperto (qui prendono molto
    seriamente la chiusura dei  negozi sabato pomeriggio e domenica, come
    succedeva da noi anni fa!)
        
         
        Dinkelsbühl
        
        
            Seconda tappa in quella  che un cartello all'entrata chiama pomposamente
    "schönste Altstad  Deutschland" (la più bella tra le città antiche). Mi
    dispiace ma devo  dissentire, soprattutto perché viene concesso a decine e
    decine di auto  (presumo di residenti) di entrare nella zona pedonale e di
    parcheggiare perfino  sul sagrato della chiesa. La eleggiamo comunque come
    meritevole di sosta  prandiale e in un locale caratteristico mi sparo il
    loro piatto della casa,  ovvero lo stinco di maiale con
    insalata condita con speck (come se di  maiale ce ne fosse già troppo poco).
        
         
        Bad  Mergentheim e Tauberbischofsheim
        
        
            Vale la pena visitare  queste due cittadine? Sì se si vuole una panoramica
    completa dei villaggi che  formano la Straße, ma se siete tirati come tempi
    potete anche saltarle. Solite  case a graticcio, piazze con chiesa e
    municipio e, altra costante, lunghissime  file a
    gelaterie italiane
    
            !!! Se volete fare i soldi, venite qui, aprite  una gelateria anche con
    prodotti industriali, chiamatela con un cognome  italiano e avrete clientela
    assicurata.
        
        
        Würzburg
        
        
            Arriviamo sul far della  sera e dopo una bella sorpresa dell'hotel in camera
    (vedi foto sotto) facciamo  due passi nelle vicine
    Marktplatz
    
            , davanti al Duomo e sul ponte Alte  Mainbruecke dove
    sembra esserci un evento enologico perché siamo gli unici  senza un
    bicchiere di vino in mano! Sinceramente siamo un po' delusi,  soprattutto
    dopo aver letto che Würzburg era la ciliegina sulla torta che  avrebbe
    coronato in crescendo le bellezze della Romantische Strasse.
        
         
        
            L'indomani
    mattina, complice un checkout molto late, visitiamo la famosa
    Würzburger Residenz
    
            ,  i giardini sono molto belli purtroppo il tempo grigio non li esalta di
    sicuro.  Nota a latere: al pari di zoo e circhi, la terza cosa assolutamente
    da  boicottare sono i posti in cui è vietato fotografare dato che ormai non
    sussiste più nessun ragionevole motivo; non si usa più il flash, non si
    comprano le cartoline o le dia all'uscita, Tiepolo è morto da 253 anni e i
    suoi  "diritti d'autore" sono scaduti.
        
         
        
        Day 3 -  Mainz e Aachen
        
        
            Avevo scelto Mainz come tappa intermedia per non  fare una
    tirata di 400km e perché sapevo che ci sarei arrivato all'ora di  pranzo ed
    inoltre dalle descrizioni mi sembrava meritevole di una visita.
    Duomo
    
            imponente e molto scenografico, ma poi null'altro. Bocciata
            .
        
        
            Dopo una lunga cavalcata  sulle Autobahn senza divieti (che non ho
    assolutamente sfruttato causa moglie  apprensiva) arriviamo ad
    Aachen
    
            (Acquisgrana), parcheggiamo sotto il Rathaus che si
    presenta come quella  che pensavo la Cattedrale o il Duomo; un "bestione"
    enorme che  purtroppo è chiuso causa evento e quindi dentro non possiamo
    addentrarci. Cosa  che facciamo invece nella stupenda
    Cappella Palatina
    
            del Duomo ove  riposano le spoglie di Carlo Magno. Ci
    rimane il dubbio che il Duomo  abbia una seconda entrata, ma lo
    circumnavighiamo diverse volte senza successo.  Concludiamo la visita
    gironzolando per la zona pedonale del centro storico  molto affascinati da
    begli edifici di diverse fattezze (alcuni simil-inglesi,  altri
    neo-classici) e dalle sempre incredibile moltitudine di gente che alle
    18.01 invade ogni posto possibile nei numerosissimi bar e locali all'aperto
    (e  studiando bene i tavolini si nota come la birra non la fa più da padrona
    ma  gin, cocktails e vino stanno prepotentemente avanzando).
        
        
        
        Day 4 -  Rotterdam
        
        
            Partenza di buon'ora da  Aachen e il navigatore dice che per le 10.20 dovrei
    essere nel centro di  Rotterdam. 9 volte su 10 riesco ad abbassare la sua
    stima, mentre qui la sforo  di un'ora visto che i limiti olandesi in
    autostrada sono un anacronistico  100kmh (diurno, 120 notturno). Decidiamo
    di parcheggiare sotto la Markthal dove avevo la sera prima
    comprato online il biglietto per tutto il giorno del  parking (alla fine non
    mi leggerà la targa in entrata e non funzionerà il QR  sulla mail, quindi
    paghiamo a ore la stessa cifra e mi faranno il refund dopo  una mia mail di
    protesta).
        
        
            Tutti dicono di visitare  questo posto a ora di pranzo vista l'enorme scelta
    culinaria; ed in effetti ci  mettiamo quasi un'ora a decidere "in quale
    parte del mondo" sfamarci,  dato che ogni booth offre pietanze etniche
    diverse (alla fine vincerà il  Vietnam che con il suo Pho e i suoi sapori al
    Lemongrass ci rammenterà i sapori  del
    viaggio del 2012
    
            ).
        
        
        
            Prima però dedichiamo un  po' di tempo alle Case Cubiche
            visitandone anche una adibita a museo e  chiedendoci cosa avesse in mente
    l'architetto Piet Blom quando le ha concepite…  belle, belle, ma non ci
    vivrei!!
        
         
        
            Dopo pranzo, purtroppo la  pioggia non sembra cessare, apriamo i nostri
    ombrelli Orange in onore del Paese  che ci ospita e andiamo a vedere la
    Central Station e i grattacieli del
    Delftse  Poort
    
            scattando foto che più monocromatiche non si può.
        
        
            Siamo abbastanza bagnati  e infreddoliti e per andare a vedere il
    ponte Erasmus
    
            e il quartiere  moderno Kop vaz Zuid decidiamo di muoverci
    in macchina (anche perché non  è Manhattan!!), dopodiché raggiungiamo il
    nostro hotel sito in un quartiere  tranquillo e rilassante.
        
        
   
        Day 5 -  Olanda del sud
        
        
            Giornata di giri "a  casaccio"... Durante la colazione apriamo il browser
    digitiamo "dove  vedere i mulini" e il primo link che capita ci suggerisce
    due posti che si  riveleranno molto azzeccati (abbiamo scartato a priori
    Zaanse Schans perché mi è parso di capire fosse un parco un
    po' fake)
        
        Kinderdijk
        
        
            Il blog succitato parlava  di un posto dove non si paga l'entrata ed in
    effetti è veramente così; peccato  che il parcheggio (inevitabile) venga
    fatto pagare 9.5€!! Andarci in bici è  quindi assolutamente consigliato non
    solo per evitare il salasso ma soprattutto  perché i mulini sono disposti
    lungo le rive di un canale ove vi è una  bellissima e lunga ciclabile
    (vediamo non solo turisti e gruppi con le  classiche bici a noleggio ma
    anche gente che sembra provenire da villaggi  attigui e quindi immagino si
    possa fare un giro bello lungo). Il meteo è  abbastanza schifoso ma almeno
    non piove e quindi ci godiamo una camminata di  un'oretta facendo anche un
    po' di birdwatching.
        
         
        Schidam
        
        
            Sempre lo stesso sito  parlava di questa cittadina dove i mulini erano
    dentro la città ed infatti così  è; ne vediamo addirittura un paio in
    funzione ma è soprattutto girando a caso  cercando un posto dove fare uno
    snack che abbiamo la piacevolissima sorpresa di  scoprire una tranquilla e
    caratteristica città olandese, con le case affacciate  sulle rive, molte
    delle quali con tavolini e vasi di fiori all'esterno, pronti  a essere usati
    quando il caldo e il sole faranno capolino. Insomma, non dico  una Amsterdam
    in miniatura, ma per essere un posto scoperto per caso, siamo  rimasti
    piacevolmente colpiti (complice anche gli ottimi "Tosti" nel  bar Lucas in
    pieno centro)
        
         
        Haarlem
        
        
            Mentre il navigatore era  puntato su Lisse, vedo un cartello con questa
    indicazione e memore di un hotel  che mi piaceva ma che alla fine non avevo
    prenotato, decido di fare una  deviazione; terza meta random e terza
    bellissima sorpresa. A parte nuovamente i  mirabolanti costi di parcheggio
    (5.8€/h sulla strada e a 1 km dal centro!) non  possiamo che ammirare la
    bellissima piazza principale (Grote Markt) con  annesso
    duomo (Grote Kirke). Un paio di foto ad una coppia di sposi
    che  arriva su una splendida Rolls (?) d'epoca bianca e gironzoliamo per le
    piene di  negozi e di gente.
        
         
        I campi di  fiori
        
        
            Andando verso l'hotel a  Leiden e passando per Lisse, vediamo ancora qualche
    campo di tulipani e di  altri fiori che sono rimasti ancora da cogliere. Ben
    poca cosa rispetto a  quanto ci sarà stato un mese fa, ma ci accontentiamo
    fermandosi in un paio di  spot e cogliendo anche l'occasione per vedere al
    lavoro i raccoglitori.
        
         
        
        Day  6 - Utrecht, L'Aia, l’ovest
        
        
            Oggi doveva essere il  giorno dedicato al parco floreale
    Keukenhof
    
            , ma ci svegliamo con una  pioggia battente e anche se consci che il meteo
    qui cambia abbastanza in fretta  e che ci sono anche padiglioni coperti,
    decidiamo di glissare l'appuntamento  principale del viaggio (d'altronde i
    viaggi self-made non-organizzati sono belli anche per questo). Ci
    dirigiamo quindi  verso la città di Utrecht che offre begli
    scorci sui canali e purtroppo  uno dei suoi must (la
    Torre del Duomo
    
            ) è in fase di restauro e coperta  di impalcature. Capiamo subito che siamo
    in una città universitaria perché è  pieno di giovani che pedalano su
    qualsiasi tipo di bici e che si mettono in  coda per un "economico" pranzo
    al baracchino dei panini o delle  pommes frittes.
        
         
        
            Dopo un fugace pranzo in  una mall, decidiamo di visitare l'ovest, sperando
    che qualche campo di tulipani  sia ancora rimasto intatto; arriviamo fino a
    Emmeloord, ci spingiamo  fino alla costa di
    Urk
    
            , passiamo Leyland e Almere e più  che
    tulipani vediamo tante, tantissime pale eoliche. Mi immagino un viaggiatore
    del passato cosa proverebbe davanti a questi colossi, forse che sono dei
    giganti placidi che muovono le loro braccia…
        
        
            Torniamo indietro con  destinazione L'Aia (Den Haag)
    attraversando il ring di Amsterdam e  quello della capitale che sono molto
    trafficati ma anche se si è in coda non  c'è quello stress italiano con
    clacson, persone che continuano a cambiare  corsia, dementi che si piantano
    in mezzo a un incrocio bloccando il traffico  perpendicolare, ecc. Si
    procede di conserva e amen.
        
        
            La capitale L'Aia ci  offre per la prima volta un aspetto metropolitano
    vivace e multietnico molto  frenetico. Per i vicoli un po' trasandati del
    centro storico o per le eleganti  mall (Passage) c'è un
    viavai che comprende varie culture e classi  sociali e ovviamente non
    mancano le centinaia di biciclette che sfrecciano  ovunque… Anche qui la
    sfortuna vuole che il Binnenhof sia in  rinnovamento e
    quindi la piazza principale è chiusa per lavori. Nella attigua
    Hofplaats
    
            e nel Grote Markt vediamo la più alta concentrazione di
    persone intente  a fare aperitivo, il rumore del chiacchiericcio e dei
    brindisi è  impressionante. Gli Olandesi sanno di sicuro come fare serata!
        
         
        
        Day 7 -  Belgio
        
        Anversa
        
            Raggiungiamo Anversa dopo  un breve tragitto da Leiden e neanche a dirlo la
    prima tappa è il Grote Markt (piazza principale
    circondata, come in ogni “Gran Place” fiamminga, dai caratteristici palazzi
    delle Gilde e delle Corporazioni delle Arti e dei Mestieri, degli edifici
    decoratissimi eretti tra il XVI e XVII secolo, tutti sormontati da statue
    dorate) e lo Stadhuis, il Municipio  di Anversa che occupa
    interamente un lato della piazza. Un’infreddolita sposa  che aveva sperato
    in un maggio più caldo è in attesa di entrare per la sua  cerimonia (ne
    vedremo altre due in Stazione e a Leuven nella stessa giornata!).  Alle
    spalle visitiamo la Cattedrale di Nostra Signora
            (importante  esempio di architettura gotica) e poi ci dirigiamo verso la
    Stazione  Centrale, meta “strana” ma avevamo letto che nel
    2014 è stata considerata  “la stazione ferroviaria più bella del mondo”
    (forse un po’ troppo…). L’interno  è comunque sontuoso, articolato su più
    livelli (anche i binari!), con l’atrio  dominato da un’imponente scalinata
    (occupata dagli sposi cinesi per il loro  shooting) e sovrastati da
    un’enorme cupola in vetro e ferro.
        
         
        
            Proprio dietro la  stazione sorge il Distretto dei Diamanti
            , un quartiere comprendente quattro  Borse dedicate al commercio dei
    diamanti ed una serie di saloni, negozi ed  uffici che si occupano di
    compravendita e di “taglio” dei diamanti. Non ci  saremmo mai stati se pochi
    giorni prima della partenza non avessimo visto su  Netflix una serie
    (La
    Famiglia dei Diamanti) ambientata proprio su queste  strade che ci ha
    fatto piacere ritrovare e rivederle dal vivo (insieme a qualche  ebreo
    ortodosso con i loro caratteristici boccoli e copricapi).
        
        Leuven
        
            Dopo un ottimo Poke  consumato in un organizzatissimo locale (ti scegli le
    migliaia di combinazioni  su un enorme touch da 50”) ci dirigiamo verso la
    seconda tappa belga, ovvero la  città di Leuven (Lovanio)
    che mi era balzata all’occhio navigando in  rete come la sede del “bar, 
    da 1 km, più  lungo del mondo”. Incuriosito da questo primato abbiamo
    effettivamente  verificato che appena dietro il solito
    Grote Markt
    
            si affacciano  moltissimi locali uno dietro l’altro tutti attaccati ed
    effettivamente volendo  provare le loro fantastiche birre, uno potrebbe
    compiere una passeggiata  veramente etilica!
        
        
            Notevolissimo lo Stadhuis,  edificio in stile gotico, alto
    e imponente con 236 statue poste nelle nicchie  della facciata. Di fronte a
    esso la Chiesa di Saint Peter con la sua  famosa
    Ultima Cena
    
            e a circa dieci minuti di cammino il Grot  Begijnhof,
    ovvero il beghinaggio, una volta rifugio per migliaia di
    donne devote ma non sposate mentre ora è abitato da studenti o professori in
    visita. Al pari di quello di Bruges un’oasi di pace e tranquillità.
    Purtroppo,  la biblioteca dell’Università, altra meta molto consigliata,
    chiudeva alle 18  (e il giorno dopo riapriva troppo tardi) e quindi
    rientriamo nel bell’hotel che  abbiamo scelto costruito all’interno di un
    vecchio chiostro.
           
        
         
        
        Day 8 - Stoccarda e Tübingen
        
        
            Oggi ci aspettano 500km e  la città che c’era in mezzo alla cartina e che
    abbiamo scelto come tappa è Stoccarda.  Dico subito che ci
    abbiamo dedicato veramente poco tempo; una rapida visita al
    Museo  Porsche
    
            che incrociamo sulla nostra strada e poi un giretto in centro a  vedere il
    NeuSchloss.
        
         
        
            Percorriamo i 35 km che  ci separano da Tübingen (Tubinga)
    e dopo il check-in in hotel ci  incamminiamo verso il centro storico fino
    alla Markplatz su cui si  affaccia il salotto del XV e XVI
    secolo con le sue case dell’epoca (veramente  spettacolare). Giriamo per il
    centro storico (Altstadt) in cerca di un  posto dove cenare
    in un clima tranquillo e rilassato; penso che tutti i turisti  siano stipati
    dentro il Neckarmüller Biergarten (locale che si affaccia
    sul fiume Neckar) dove i decibel fanno a gara con i mm dello strato d’unto
    dei  tavoli dove dovremmo mangiare…scappiamo prima che vengano a prendere
    l’ordinazione  e ci consoliamo benissimo dentro il pub/ristorante (The Bull
    Pub) dell’hotel.
        
         
        
        Day 9 - Ritorno
        
        
            Lunga cavalcata sulle  autobahn tedesche fino a Reutte poi
    piacevole deviazione dettata dal  navigatore (causa incidente e lunga coda)
    che mi consiglia di deviare verso il Plansee e passare da
    Garmisch Partenkirchen e Seefeld per raggiungere Innsbruck.  Peccato per il
    meteo pessimo che non mi ha invitato a fare qualche foto, ma  devo dire
    bellissima vallata e paesaggi e strada che sarebbe stata da “prova
    speciale”...
        
        Conclusioni
        
        
            Se il target principale  erano i tulipani, allora il
    viaggio è da considerarsi un fallimento😊. Consiglio vivamente di anticipare
    molto la  visita (anche un mesetto) se questo è il vostro scopo. Le città medioevali  tedesche sono indubbiamente carine, ovviamente
    per noi sudtirolesi non c’è tutto  questo stupore e esotismo.
    Olanda
    
            affascinante e quando guidando vedi  sul navigatore -5 m. slm capisci il
    lavoro fatto per strappare le terre al  mare. E il Belgio,
    già visto nelle sue  città principali in passato
    ? Beh, si conferma uno dei miei paesi preferiti  in assoluto e non solo per
    le birre!!