Diario del viaggio
            
                Nota: i nomi dei posti non contengono gli accenti che la lingua ceca richiederebbe
                ma sono scritti "all'italiana". Per chiudere le foto premere Close o digitare
                la lettera X. Se le foto sono più di una premere Next in alto a destra o digitare
                la lettera N.
            
                Giorno 1
            
                 Partenza alle 7 da Bolzano e arrivo all'hotel verso le
                13, guidati dal fido TomTom che ci porta  diligentemente all'hotel. Preso possesso
                della camera (e che camera...), ci infiliamo subito nella metro e decidiamo di dare
                un'occhiata al cuore della città: Stare Mesto (la Città Vecchia). Ci accoglie
                subito la 
                    Porta delle Polveri e la 
                        Casa Municipale in stile Liberty e da lì ci inoltriamo in un bellissimo percorso fatto
                di edifici dell'epoca conservati benissimo, vicoli e strade pulitissime che ci portano
                alla famosissima Piazza della Città Vecchia (Staromestske Namesti) la cui visita potrebbe occupare
                l'intero pomeriggio. Sui lati nord e est si ergono la Chiesa di S.Nicola, quella di Santa Maria di Tyn, la Casa alla Campana di Pietra mentre il lato sud
                è coronato da una serie di bellissimi palazzi romanici e gotici dai colori pastello.
                Infine il Municipio con la sua alta Torre e con il famoso Orologio Astronomico e la processione di apostoli che a ogni
                battito di ora attira la folla
                    di curiosi a naso in su... Conclusa la visita della Piazza ci concediamo
                l'altro "must" di Praga: Il Ponte Carlo. Passando sotto la Torre del Piccolo Quartiere inizia
                la lunga processione di statue
                che si conclude con la Torre del ponte della città vecchia. Sul ponte suonatori,
                artisti da strada, bancarelle e tanta gente che si gode la vista della Moldava e del Castello che domina
                la città.
Partenza alle 7 da Bolzano e arrivo all'hotel verso le
                13, guidati dal fido TomTom che ci porta  diligentemente all'hotel. Preso possesso
                della camera (e che camera...), ci infiliamo subito nella metro e decidiamo di dare
                un'occhiata al cuore della città: Stare Mesto (la Città Vecchia). Ci accoglie
                subito la 
                    Porta delle Polveri e la 
                        Casa Municipale in stile Liberty e da lì ci inoltriamo in un bellissimo percorso fatto
                di edifici dell'epoca conservati benissimo, vicoli e strade pulitissime che ci portano
                alla famosissima Piazza della Città Vecchia (Staromestske Namesti) la cui visita potrebbe occupare
                l'intero pomeriggio. Sui lati nord e est si ergono la Chiesa di S.Nicola, quella di Santa Maria di Tyn, la Casa alla Campana di Pietra mentre il lato sud
                è coronato da una serie di bellissimi palazzi romanici e gotici dai colori pastello.
                Infine il Municipio con la sua alta Torre e con il famoso Orologio Astronomico e la processione di apostoli che a ogni
                battito di ora attira la folla
                    di curiosi a naso in su... Conclusa la visita della Piazza ci concediamo
                l'altro "must" di Praga: Il Ponte Carlo. Passando sotto la Torre del Piccolo Quartiere inizia
                la lunga processione di statue
                che si conclude con la Torre del ponte della città vecchia. Sul ponte suonatori,
                artisti da strada, bancarelle e tanta gente che si gode la vista della Moldava e del Castello che domina
                la città.
                Da appassionato di fotografia una bella sorpresa: una mostra itinerante molto ben organizzata del famoso fotografo
                Yann Arthus Bertrand
                (famoso per le sue foto aeree). E' tempo di cenare e non può mancare come prima
                sera il famoso gulasch innaffiato dall'ottima birra 12 gradi Pilsner Urquell, il tutto consumato in un bel locale (U Karlova Mostu)
                proprio sotto il Ponte Carlo.
            
                Giorno 2
            
                 Giornata dedicata al Castello e a Hradcany, la "cittadina"
                fondata nel 1320 appena fuori la cinta muraria. In successione visitiamo la Torre
                delle Polveri, l'imponente e maestosa Cattedrale di San Vito ove saliamo i 280 gradini (a chiocciola...
                architetto di m... :-) )del suo campanile che ci offre vedute spettacolari della città. Non da meno sono la Basilica di San Giorgio e
                il suo Convento (con una ricchissima collezione di arte barocca), il Palazzo Reale
                con la sua enorme Sala Vladislao, i Giardini Meridionali, il Vicolo d'Oro (secondo
                me snaturato e riempito troppo di shop turistici ). Uscendo dal Castello abbiamo
                ancora il piacere di ammirare il Palazzo dell'Arcivescovado, il Palazzo Sternberg
                e Il Palazzo Martinic, ma soprattutto ci appropinquiamo a percorrere la via Nerudova che ci fa scoprire
                il caratteristico Piccolo Quartiere (Mala Strana) che percorriamo in lungo e in
                largo. Semidistrutti torniamo in hotel e stanchi abbiamo solo la forza di andare
                a mangiare una pizza nell'attiguo shopping center (tra l'altro neanche male...).
Giornata dedicata al Castello e a Hradcany, la "cittadina"
                fondata nel 1320 appena fuori la cinta muraria. In successione visitiamo la Torre
                delle Polveri, l'imponente e maestosa Cattedrale di San Vito ove saliamo i 280 gradini (a chiocciola...
                architetto di m... :-) )del suo campanile che ci offre vedute spettacolari della città. Non da meno sono la Basilica di San Giorgio e
                il suo Convento (con una ricchissima collezione di arte barocca), il Palazzo Reale
                con la sua enorme Sala Vladislao, i Giardini Meridionali, il Vicolo d'Oro (secondo
                me snaturato e riempito troppo di shop turistici ). Uscendo dal Castello abbiamo
                ancora il piacere di ammirare il Palazzo dell'Arcivescovado, il Palazzo Sternberg
                e Il Palazzo Martinic, ma soprattutto ci appropinquiamo a percorrere la via Nerudova che ci fa scoprire
                il caratteristico Piccolo Quartiere (Mala Strana) che percorriamo in lungo e in
                largo. Semidistrutti torniamo in hotel e stanchi abbiamo solo la forza di andare
                a mangiare una pizza nell'attiguo shopping center (tra l'altro neanche male...).
            
                Giorno 3
            
                 E' la volta del Quartiere Ebraico, e si comincia subito col Cimitero, tappa che io e Lisa
                attendevamo con ansia per via del suggestivo fascino fotografico. E l'attesa è stata
                ampiamente ripagata visto che personalmente ho trovato il luogo molto suggestivo
                e particolare ed è forse stata la cosa che mi è piaciuta di più della città (strano
                a dirsi per un cimitero). Anche le varie sinagoghe vistate sono degne di note soprattutto
                quella Spagnola e la Pinkas con i suoi 77.000 nomi di ebrei uccisi nei campi di
                concentramento nazisti che fanno venire il magone. Dopo aver mangiato in un caratteristico
                ristorante all'aperto nei pressi di un mercato di frutta e verdura, aver comprato Matrioske e Oblatkj (e dopo un ottimo caffè (N)espresso
                nell'omonimo particolare locale)
                girovaghiamo senza meta tra vie, piazze e vicoli... il bello delle visite alle città
                è anche questo: "perdersi" in giro e scoprire per caso scorci e particolari fuori dai
                classici itinerari. Consumata un'ottima palacinkj, torniamo in hotel per approfittare della zona
                wellness e fatta un ciclo di saune belle toste a quasi 100 gradi tento invano di
                rilassarmi nella apposita zona relax (RadioSilvia e RadioLisa avevano instaurato
                una connessione permanente a 1 Ghz e non hanno smesso un attimo di parlare !!).
                Alla sera decidiamo di tornare a Mala Strana sulla via Nerudova dove avevamo visto
                parecchi locali carini, ed infatti in un ristorante con giardino interno (Ferdinand)
                mangiamo a prezzi assolutamente onesti (1300 corone in 4) degli ottimi secondi piatti
                e contorni. Abbiamo ancora voglia di scattare qualche foto e quale occasione migliore
                che non la splendida illuminazione di "Praga
                    by Night" sia sul Ponte Carlo che nella Piazza della Città Vecchia...
                Prendiamo per un pelo l'ultima metropolitana di mezzanotte e facciamo ritorno un
                hotel.
E' la volta del Quartiere Ebraico, e si comincia subito col Cimitero, tappa che io e Lisa
                attendevamo con ansia per via del suggestivo fascino fotografico. E l'attesa è stata
                ampiamente ripagata visto che personalmente ho trovato il luogo molto suggestivo
                e particolare ed è forse stata la cosa che mi è piaciuta di più della città (strano
                a dirsi per un cimitero). Anche le varie sinagoghe vistate sono degne di note soprattutto
                quella Spagnola e la Pinkas con i suoi 77.000 nomi di ebrei uccisi nei campi di
                concentramento nazisti che fanno venire il magone. Dopo aver mangiato in un caratteristico
                ristorante all'aperto nei pressi di un mercato di frutta e verdura, aver comprato Matrioske e Oblatkj (e dopo un ottimo caffè (N)espresso
                nell'omonimo particolare locale)
                girovaghiamo senza meta tra vie, piazze e vicoli... il bello delle visite alle città
                è anche questo: "perdersi" in giro e scoprire per caso scorci e particolari fuori dai
                classici itinerari. Consumata un'ottima palacinkj, torniamo in hotel per approfittare della zona
                wellness e fatta un ciclo di saune belle toste a quasi 100 gradi tento invano di
                rilassarmi nella apposita zona relax (RadioSilvia e RadioLisa avevano instaurato
                una connessione permanente a 1 Ghz e non hanno smesso un attimo di parlare !!).
                Alla sera decidiamo di tornare a Mala Strana sulla via Nerudova dove avevamo visto
                parecchi locali carini, ed infatti in un ristorante con giardino interno (Ferdinand)
                mangiamo a prezzi assolutamente onesti (1300 corone in 4) degli ottimi secondi piatti
                e contorni. Abbiamo ancora voglia di scattare qualche foto e quale occasione migliore
                che non la splendida illuminazione di "Praga
                    by Night" sia sul Ponte Carlo che nella Piazza della Città Vecchia...
                Prendiamo per un pelo l'ultima metropolitana di mezzanotte e facciamo ritorno un
                hotel.
            
                Giorno 4
            
                 Ultimo giorno nella capitale boema che dedichiamo alla Città Nuova
                (Nove Mesto). Scesi alla fermata Mustek rimaniamo colpiti dalla grandezza e lunghezza
                di Piazza Venceslao, più un lungo corso che termina nell'imponente Museo Nazionale che una piazza
                come la si immagina di solito. Percorrendola in lungo notiamo parecchie sculture moderne 
                        
                , nonché la triste lapide
                dei martiri della Primavera di Praga (Jan Palach è il più famoso) che si diedero
                fuoco probabilmente in quel punto. Il monumento a San Venceslao domina il lungo trafficato corso
                e i palazzi che lo costeggiano sono molto belli e particolari: L'Hotel Europa in stile Art Noveau
                e il Palazzo Jungmann
                su tutti. Deciso che la visita all'interno del museo (tra l'altro bellissimo) s'ha
                da fare una prossima volta, ci dirigiamo verso Piazza Carlo (Karlovo Namesti) lungo
                vie "moderne" (leggi squallide) dove la nostra attenzione viene attirata
                solo da qualche scorcio particolare
                o dai fori di pallottole
                sul muro di una chiesa. La piazza in se dice poco, degno di nota un enorme albero al centro di un
                bel parco, e nei pressi la 
                    Chiesa di Santa Caterina, le guglie del Monastero degli Slavi Emauzy e una strana accoppiata di
                palazzi moderni chiamata Ginger
                    & Fred. Dopo aver cercato invano un battello per risalire la Moldava fino a Ponte Carlo, ci accontentiamo
                di un normalissimo tram
                e pranziamo in un bar sulle rive del fiume (spuntino che ci costerà come la cena
                della sera precedente...). Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della parte alta
                sopra il Castello, ovvero 
                    Novy Stet (una splendida viuzza poco frequentata e con casette deliziose),
                il Santuario di Loreto
                e il Monastero di Strahov.
                Per rilassarci e godere di un po' di fresco (il sole picchia forte) ci inoltriamo
                nei verdi giardini del Parco
                    Petrin avendo come meta la torre dell'Osservatorio o i labirinti degli specchi...
                non troviamo nessuno dei due e dopo qualche chilometro di scarpinata (lezione imparata
                in questo viaggio "MAI andare in montagna con Paolo !!" :-> ) e con
                la funicolare ferma per manutenzione ridiscendiamo verso la città e torniamo in
                hotel. Alla sera dopo la vana ricerca di un ristorante consigliato sul sito di una
                viaggiatrice (probabilmente nel frattempo chiuso), ripieghiamo su un ristorante
                di carne argentina, visto che il Gulasch, lo stinco e l'anatra cominciano a stufarci...
                Ultime foto notturne e si torna a fare le valigie e a a passare l'ultima notte a
                Praga.
Ultimo giorno nella capitale boema che dedichiamo alla Città Nuova
                (Nove Mesto). Scesi alla fermata Mustek rimaniamo colpiti dalla grandezza e lunghezza
                di Piazza Venceslao, più un lungo corso che termina nell'imponente Museo Nazionale che una piazza
                come la si immagina di solito. Percorrendola in lungo notiamo parecchie sculture moderne 
                        
                , nonché la triste lapide
                dei martiri della Primavera di Praga (Jan Palach è il più famoso) che si diedero
                fuoco probabilmente in quel punto. Il monumento a San Venceslao domina il lungo trafficato corso
                e i palazzi che lo costeggiano sono molto belli e particolari: L'Hotel Europa in stile Art Noveau
                e il Palazzo Jungmann
                su tutti. Deciso che la visita all'interno del museo (tra l'altro bellissimo) s'ha
                da fare una prossima volta, ci dirigiamo verso Piazza Carlo (Karlovo Namesti) lungo
                vie "moderne" (leggi squallide) dove la nostra attenzione viene attirata
                solo da qualche scorcio particolare
                o dai fori di pallottole
                sul muro di una chiesa. La piazza in se dice poco, degno di nota un enorme albero al centro di un
                bel parco, e nei pressi la 
                    Chiesa di Santa Caterina, le guglie del Monastero degli Slavi Emauzy e una strana accoppiata di
                palazzi moderni chiamata Ginger
                    & Fred. Dopo aver cercato invano un battello per risalire la Moldava fino a Ponte Carlo, ci accontentiamo
                di un normalissimo tram
                e pranziamo in un bar sulle rive del fiume (spuntino che ci costerà come la cena
                della sera precedente...). Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della parte alta
                sopra il Castello, ovvero 
                    Novy Stet (una splendida viuzza poco frequentata e con casette deliziose),
                il Santuario di Loreto
                e il Monastero di Strahov.
                Per rilassarci e godere di un po' di fresco (il sole picchia forte) ci inoltriamo
                nei verdi giardini del Parco
                    Petrin avendo come meta la torre dell'Osservatorio o i labirinti degli specchi...
                non troviamo nessuno dei due e dopo qualche chilometro di scarpinata (lezione imparata
                in questo viaggio "MAI andare in montagna con Paolo !!" :-> ) e con
                la funicolare ferma per manutenzione ridiscendiamo verso la città e torniamo in
                hotel. Alla sera dopo la vana ricerca di un ristorante consigliato sul sito di una
                viaggiatrice (probabilmente nel frattempo chiuso), ripieghiamo su un ristorante
                di carne argentina, visto che il Gulasch, lo stinco e l'anatra cominciano a stufarci...
                Ultime foto notturne e si torna a fare le valigie e a a passare l'ultima notte a
                Praga.
            
                Giorno 5
            
                 E l''ora del ritorno... ultima colazione, check-out e poi lasciamo
                la capitale della Repubblica Ceca. Dato che abbiamo ancora un po' di tempo decidiamo
                di visitare un famoso castello che sorge a 25 Km a sud ovest di Praga, il Castello di Karlstejn. "Fortunatamente"
                il TomTom ci fa fare molti km in più, tutti su strada normale e attraverso paesini
                e campagna boema che dall'autostrada non avevamo avuto modo di apprezzare. Il Castello
                edificato da Carlo IV nel '300 sorprende per la sua bellezza e lo stato di conservazione;
                notevoli anche gli interni (anche se le sale più belle sono visitabili solo con
                prenotazioni di 6 mesi di anticipo!!) dove ci hanno colpito oggetti di vita quotidiana
                come suppellettili, posate, giochi di carte e passatempi, ecc. Ultimo pranzo a base
                di pietanze locali, triplo caffè per non addormentarsi sulle lunghe autostrade ceche/tedesche/austriache
                e dopo un'ultima pizza in territorio italiano anche questa avventura è conclusa.
E l''ora del ritorno... ultima colazione, check-out e poi lasciamo
                la capitale della Repubblica Ceca. Dato che abbiamo ancora un po' di tempo decidiamo
                di visitare un famoso castello che sorge a 25 Km a sud ovest di Praga, il Castello di Karlstejn. "Fortunatamente"
                il TomTom ci fa fare molti km in più, tutti su strada normale e attraverso paesini
                e campagna boema che dall'autostrada non avevamo avuto modo di apprezzare. Il Castello
                edificato da Carlo IV nel '300 sorprende per la sua bellezza e lo stato di conservazione;
                notevoli anche gli interni (anche se le sale più belle sono visitabili solo con
                prenotazioni di 6 mesi di anticipo!!) dove ci hanno colpito oggetti di vita quotidiana
                come suppellettili, posate, giochi di carte e passatempi, ecc. Ultimo pranzo a base
                di pietanze locali, triplo caffè per non addormentarsi sulle lunghe autostrade ceche/tedesche/austriache
                e dopo un'ultima pizza in territorio italiano anche questa avventura è conclusa.
            
                Anche questa volta con Paolo e Lisa siamo andati d'amore e d'accordo e sicuramente
            non ci sarà due senza tre...