Il blog di Sandro Rizzetto

Chromebook vs Tablet vs Notebook

 

05-IMG_0233Da molto tempo ormai, quando mi scrivono o mi telefonano (tramite il filtro del centralino) società che vogliono propormi un sondaggio o parlarmi dei loro prodotti io rispondo sempre “il mio tempo ha un costo, cosa ci guadagno?”. Google mi ha spiazzato dicendomi “ti regalo un Chromebook”!!  Dopo circa un mesetto dalla chiaccherata sulla loro nuova piattaforma Cloud (anche interessante tra l’altro), quando ormai me ne ero già dimenticato, ecco arrivare il pacco contenente un HP Chromebook G5 11 EE.

Non vorrei dilungarmi molto sulle specs, né farne una review approfondita, quanto fare un paio di considerazioni sull’utilizzo di questo tipo di dispositivi comparandoli a un normale notebook Windows o a un classico Tablet Android.

Innanzittutto di cosa stiamo parlando? di un mini-notebook con schermo da 11,6” NON touch, tastiera fisica, un processore poco performante (un Celeron da 1,6Ghz), 4Gb di Ram e 16 di eMMC. Una volta si sarebbero chiamati netbook ed in effetti non è molto differente da quello che ben 10 anni fa andai a comprare e usare per qualche periodo. E già questo dovrebbe far riflettere. La novità principale sta nel sistema operativo, non più una versione di Windows bensí qualcosa di più leggero e snello (ChromeOS) nato appunto per hardware poco performanti e economici. La sigla EE sta infatti per Education Edition e nell’intenzione di Google e dei costruttori come HP è una macchina pensata da dare in mano (gratis o a canone mensile) a frotte di studenti di primo pelo o a mercati di primi alfabetizzazione informatica come i mercati africani ad esempio.

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Nella mia ignoranza pensavo che ChromeOS  supportasse solo il browser Chrome e poche altre app, mentre ho appreso con soddisfazione che già da un po’ è compatibile con tutte le app Android, cosa che lo rende un po’ più interessante e usabile e non solo macchina da navigazione sul divano.

Nel poco uso che ne ho fatto, le app come Gmail, Youtube, Evernote, la suite Docs/Sheet/Slides e altre hanno girato senza problemi; la mancanza più grossa è forse la poca risoluzione (1366x768) a cui non siamo più abituati e anche la mancanza del touch, visto che da poco lo ho anche sul notebook, e quando hai il device in mano o sulle ginocchia ormai il ditino è abituato a correre allo schermo.

Se nell’ambito lavorativo (per il mio tipo di lavoro) è ovviamente inutilizzabile perché poco potente, in quello casalingo potrebbe avere un suo perché, anche se un tablet gli è superiore per ergonomia e possibilità di rotazione in portrait mode.

Resta forse un ambito dove potrei usarlo: in viaggi brevi dove il notebook è troppo (anche se il mio ultimo Dell 5530 è abbastanza sottile e “leggero”) e il tablet con tastiera bluetooth integrata (che tra l’altro ho solo in versione inglese) è ergonomicamente scomodo.

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Pesi

Come si evince dalle foto sovrastanti e dalla tabellina qui sotto, “size does matters”. Non sono un fanatico del grammo come l’amico Thomas, ma è indubbio che in tempi di compagnie aeree sempre più restrittive sui bagagli risparmiare un kg può fare la differenza tra pagare o no l’overweight. Come vedete ho pesato il tablet da solo e in configurazione da viaggio che significa almeno una cover da tenerlo in piedi e una tastiera bluetooth.

Notebook 1974 gr.
Chromebook 1164 gr.
Tablet 504 gr.
Tablet + Cover 696 gr.
Tablet + Cover + Tastiera 881 gr.

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Conclusioni

Non è di sicuro un qualcosa che avrei mai comprato, però in certi ambiti può avere il suo perché. Oltre a quelli menzionati non escluderei i nostri cari di una certa età. Sicuramente è piú semplice da usare perché basta configurare quelle 3 icone che si usano (Chrome, Posta e poco altro) nella launchbar e non serve altro. Più sicuro (non mi sono documentato ma immagino che ci siano –data la minor diffusione- meno malware e virus), più veloce negli shutdown e startup (8 secondi) e presumibilmente con più autonomia (lo sto usando da un po’ di tempo e ancora non l’ho mai caricato).

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