Il blog di Sandro Rizzetto

Test ride di una vera EMTB Light: Cube AMS One44 SLX

 

Dopo aver testato questa primavera in un breve test-ride 2 emtb light con motore TQ (e per qualche manciata di minuti anche la bici oggetto di questo post), ho avuto oggi l’occasione di un test-ride più approfondito con una emtb di Cube (la AMS One44 SLX) dotata di motore Bosch SX e batteria interna da 400Wh.

Il mio proposito era molteplice, ovvero di capire quanti metri di dislivello e km riuscissi a fare con la sola batteria interna, quanto più faticosa fosse in termini di motore depotenziato (50Nm contro 85) e quanto i kg in meno (quasi 7!) la rendessero più divertente in discesa e in generale come handling.

TL;DR  la bici con questo peso e geometria è proprio un’altra categoria da guidare e sembra veramente di essere ritornati ai tempi della muscolare. Con il mio peso ho chiuso un giro da 1460mt D+ e 34km con assistenze simili alla mia fullpower faticando sicuramente di più ma non di molto.

Setup

Ritirata la bici (in taglia S) ho voluto subito pesarla (usando la mia bilancia elettronica di casa che so essere molto precisa): salgo sulla bilancia, annoto il mio peso vestito (senza scarpe e zaino), sollevo la bici con un braccio solo (!!!!) e il delta fa segnare 17.5Kg con i pedali. Vi dico anche che la somma di me e bici fa 72.2 :-) quindi non sono proprio il ciclista medio tipico ma rientro nel percentile dei “magri”.

La bici per essere così leggera è equipaggiata con forcella Fox da 34, ammo senza piggyback e due copertoni molto leggeri (un Nobby Nic da 850g e un Wicked Will da 830g in mescola SpeedGrip con carcassa Superground) sicuramente non un setup da allmountain spinto o addirittura da enduro.

Ho settato le assistenze tramite l’app Bosch Flow così come le uso spesso nei miei giri “lunghi” (in quelli serali Turbo+5 only e chiuso il discorso!) ovvero Tour+3 per salite lunghe e poco ripide, Emtb+5 per passaggi tecnici molto ostici e ripidi, Turbo+0 per salite toste non tecniche. Il quarto modo, che nella mia è uno Sport+2, ho provato a lasciarlo su Eco ed in effetti appena partito con la strada in pianura ho capito già da subito che qui siamo su un altro pianeta; Eco, al contrario del mio pachiderma, è sicuramente usabile e addirittura Off è perfettamente pedalabile con la bici che scorre via (anche grazie alla poca tassellatura) come su un biliardo.

Non ho invece toccato i PSI di forca e ammo che a occhio per me erano un po’ duretti e con un sag molto più ridotto di quello che avrebbe dovuto essere.

Finita la batteria da 400Wh avrei voluto continuare attaccando il PowerMore da 250Wh (extender in forma di borraccia dal peso di 1.5Kg), purtroppo causa foratura a poche centinaia di metri dall’arrivo mi ha precluso questa esperienza (ovvero vedere quanti metri si fanno ancora -ipotizzo altri 6/700 con la stanchezza di fine giro- e capire se cambia l’handling e se il peso, seppur posto in basso, dà fastidio). Magari Lorenz di Sanvit che mi ha gentilmente concesso questo test-ride, mi farà fare un altro giro…:-)

Salite

Ho cercato di fare un po’ di tutto; i primi 430 metri D+ sono di asfalto fino a Predonico arrivando a un punto in cui misuro sempre l’autonomia residua (es. era esattamente la mia prima tacca di una 625Wh). Pur essendo il Bosch Smart System non molto lineare (va giù molto più in fretta all’inizio che non nella parte centrale) il dato rilevato del 76% residuo pare abbastanza azzeccato, ovvero possiamo dire che su asfalto e con già una buona assistenza (Tour+3) potrei fare 1500/1600 mt (oppure una Mendola da 900D+ mezza in turbo e mezza in tour).

Le salite off-road sono anch’esse molto soddisfacenti, la potenza quando serve c’è (i 600W di picco sono gli stessi del fratellone CX) basta tenere una cadenza più alta ed essere pronti con il tasto a passare in emtb dove l’overrun (il mezzo secondo di spinta che dà senza pedalare) è sempre di grandissimo aiuto. Analogo discorso per i passaggi tecnici (alcuni massi “verticali” che uso spesso come palestra) che si superano con la stessa (o maggiore) facilità della full.

Ho provato a fare anche la ripida e sassosa salita del Furglau dove il fondo molto smosso mette un po’ di pepe in più alla difficoltà della pendenza. Pur avendo una gomma posteriore molto più slick e molto più gonfia della mia, sono salito in Turbo+0 senza grossi patemi d’animo e, secondo me, anche con battito cardiaco più basso (purtroppo ho dimenticato di mettere il cardio, ma il fiatone all’arrivo non mi sembrava quello solito).

Discese

Quanti denti è possibile mostrare in un sorriso? 48? 54? I miei c’erano tutti!! L’handling è veramente incredibile e totalmente diverso da una classica full power da 23/24 kg (per non parlare dei carroarmati da 26/27). L’anteriore si alza con un niente, nei canali si riesce a farla “rimbalzare” da una sponda all’altra e con mio grande stupore mi sono entrati dei nosepress di 90° o più che non avrei mai immaginato (però solo da una parte 😠). L’essere poi una taglia S l’ha resa ancor più scattante e reattiva e seppur abituato ormai alla mia M super stabile, ho apprezzato il reach corto da 429 e il chainstay da 450 che non ha mai fatto alzare la ruota davanti nelle rampe (santa 29” posteriore)

Ovviamente una Fox Float Performance da 34 con cartuccia Grip (non grip2) è lontana anni luce dalla mia Zeb Ultimate super plush e quindi la quasi nulla sensibilità ai piccoli bump diciamo che ha reso più meno piacevole qualche tratto più scassato, ma ripeto il grosso del divertimento è nel medio/lento e tecnico dove la guida cambia completamente.

 

Versioni

Le Cube AMS One44 vengono proposte in 5 versioni, 2 molto leggere per uno uso trailbike (la SLT e questa SLX), 2 più votate al mondo gravity (la TM e la SuperTM) e la quinta votata al risparmio (la Race). Tralasciando le due versioni top (SLT e SuperTM) da 9mila e passa euro, mentre pedalavo mi chiedevo se dovessi comprarne una se sarei andato direttamente sulla TM che viene data 18.4Kg ma che con pedali, gomme generose e qualche altro upgrade si avvicina ai 19.5, oppure se cambiando qualche componente di questa SLX a quanto si arriverebbe…

Esempio: montando le gomme che uso attualmente (Magic Mary e Tacky Chan 2.4” Super Trail) rispetto a quelle di serie aggiungerei 560g.

Una Lyrix 36 pesa 2044gr (80 in meno di una Fox 36) con un aggravio di 306gr rispetto alla Fox 34

Un ammo con piggy back rispetto al semplice Fox Float siamo sui 100/150 gr.

Mettiamoci qualche grammo per il disco da 200 anche dietro in luogo del 180 e siamo a 1 kg in più quindi (nella taglia S CON pedali provata oggi) a 18.5Kg una gran peso per una bici già molto divertente in discesa; e a mio avviso si risparmia qualche etto rispetto alla TM che ha caratteristiche simili (forse i suoi Magura MT7 sono meglio degli XT della SLX, ma la FOX 36 Grip è sicuramente peggio della Lyrik che andremmo ipoteticamente a mettere).

A chi la consiglio

Rispondo subito a una domanda che potrebbe venire in mente a qualcuno dei miei cinque lettori… La comprerai? NO. Come seconda bici (come capriccio e in mancanza di remore economiche) la compreresti? SUBITO!

Immaginiamo di fare un salto di 10 anni indietro… Ne ho 47/48 e ho deciso che allo scoccare dei 50 appendo la muscolare al chiodo e mi elettrifico (come è realmente successo). Ecco, se 10 anni fa fosse esistita questa categoria di bici non ci avrei pensato un attimo. È il ponte ideale tra il mondo del sudore e della fatica e quello del divertimento. Magari dopo 3 o 4 anni di uso sarei passato comunque ad una full-power ma il passaggio sarebbe stato più graduale e naturale.

La consiglio quindi assolutamente a chi pedala ancora con le sue forze ma sta pensando di fare il salto nella “dark-side” delle assistite; oppure a chi gira con amici muscolari ma sente di non stare più al passo, a chi è mingherlino (come me oppure a donne o bambini) ed il peso anche solo per alzarla o guidarla conta moltissimo; e poi ovviamente a chi ha manetta in discesa e vuole essere lui a guidare al 100% e non a farsi portare. Attenzione infatti… leggera in discesa non significa più facile, anzi… è una bici da guidare molto attivamente e dinamicamente e con lo sguardo ben lontano per anticipare dove la faremo saltare o “rimbalzare” (stiamo ovviamente parlando di trail da S2 in su, non di forestali).

Non la consiglierei invece ai “malati di ansia”…mi spiego. Con la mia fullpower vedo la segnalazione di ultimo 25/30% solitamente dopo i 1700/1800 mt quindi relativamente di rado considerando tutti i giri dell’anno…qui le ultime due tacche si colorano di un arancione WARNING già dopo 1000D+ e personalmente l’ultimo terzo di giro l’ho fatto tirando fuori il cellulare mille volte per verificare l’effettiva % rimasta. Penso che se avessi un’auto elettrica mi succederebbe la stessa cosa…ansia da autonomia!! Non il massimo per un giro post-lavoro che deve rilassarti.

Conclusioni

La bici è una figata e, secondo me, una volta nella vita, qualsiasi ebiker fullpowered dovrebbe farci un giro per poterla giudicare.

Il motore è ottimo anche in termini di rumorosità molto bassa e di trascinamento da spento; avesse avuto 100Wh in più sarei stato molto tentato (la mia prima ebike in fondo era una 500 e anche Orbea -coloro che hanno inventato il segmento delle light con la Rise- oggi offre la 540).

Il fattore principale però secondo me è il peso veramente basso… 17.5kg con pedali è poco più delle ultime endurone muscolari come la Trek Slash che si avvicinano ai 16.5!!

Parlare di emtb Light da 20 e passa kg secondo me non ha senso; è chiaro che less is better ed è meglio 21 di 24, ma il gioco comincia a non valere più la candela. Soprattutto di questi tempi quando dalla Cina arrivano proposte di 20.5Kg per la più potente fullpower del mercato e con batteria da 800Wh (e 19.5 con batteria da 600)!!

Quindi complimenti a Cube per il prodotto sviluppato e invidio molto chi ha deciso di fare ancora un po’ di fatica in più per non privarsi del puro piacere del riding!

Qui i dati del giro...

 

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