Il blog di Sandro Rizzetto

Omaggio al Commodore 64

 

Immagino che oggi, 25° anniversario del mitico computer, su moltissimi blog di tutto il mondo sia un proliferare di ricordi legati a questo pezzo di storia dell'informatica. Non è stato il mio primo computer in assoluto, lo fu il suo predecesore VIC-20, ma sicuramente quello con cui ho iniziato a smanettare e ad appassionarmi alla programmazione.

Sinceramente devo dire che se mi avessero regalato uno Spectrum forse sarebbe stato meglio, perchè probabilmente oggi sarei un programmatore migliore: da una mia personalissima statistica infatti quelli che hanno avuto lo Spectrum poi sono passati al C e molti sono diventati dev con le "palle", mentre molti commodoriani hanno poi abbracciato le varie discendenze del Basic (dal GW, passando per il Quick, fino ad approdare ai vari VBx) o come nel mio caso sono passati dal Clipper al VbScript (fortuna che è arrivato lo C# a redimermi).

Non nego che il C64 sia stato un compagno di lunghissime giornate passate ai videogiochi: quanti joystick ho distrutto con gli "Olympics Games" Dio solo lo sa, e ricordo anche l'esame di Chimica I preparato alternando un capitolo del libro a un Set giocato con il videogame del Tennis nella mia fumosa stanzetta padovana (e non dite che non era un metodo didattico giusto, perchè è stato il mio primo e unico 30 e lode).

Fa sorridere pensare alla memoria o alla potenza di calcolo: per disegnare una curva di funzione ci metteva circa 10 minuti, ma era nulla in confronto allo stupore che provocava nei compagni di 5 Liceo o di Università; ricordo dopo l'esame di Analisi I tutti da me ad aspettare vibranti i pixel che si formavano sullo schermo, ovviamente un televisore Mivar a 14",  per vedere se avevamo portato a termine correttamente l'esercizio.

E poi ovviamente i primi programmini... ammetto che non mi sono mai buttato sul Linguaggio Macchina come facevano i duri e puri (se non qualche sys o poke per donare infinite vite o saltare di livello su qualche gioco), ma sicuramente i rudimenti della programmazione e dei databases sono nati su quella tozza tastiera. Ricordo con piacere il database delle VHS che noleggiavo nelle prime videoteche dell'epoca (e non ho perso il vizio se dopo 25 anni tengo ancora una cosa analoga...) e quello delle diapositive per ritrovarle nel marasma dei raccoglitori (con tanto di antesignani di tag e keyword, mica baubau miciomicio :-) )

Mi ha fatto compagnia anche in una stanza d'ospedale dove ero confinato in isolamento per un mesetto (causa un' Epatite A) in compagnia di due ragazzi di qualche anno più giovani di me che si erano portati dentro appunto il C64; ci giocavamo ogni giorno a qualche sparatutto la doppia razione di budino, che da bastardo vincevo sempre e sottraevo alle loro bocche, oppure mi divertivo a stupirli con stupide righe di codice tipo un loop per cambiare il background dello schermo.

Grazie di tutto quindi, caro vecchio C64... ripensadoci ho fatto male a venderti insieme al mitico Datasette e al costosissimo floppy drive 1541 (la Commodore regalava insieme un tavolo a due piani per dire quanto costasse allora). Sicuramente saresti polveroso in un angolo buio della cantina, ma oggi ti avrei rivisto con piacere.

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