27 giugno 2011 23:37
iTunes e Android, matrimonio possibile
Una delle questioni che mi hanno convinto a scegliere come smartphone un device Android (lo splendido Samsung Galaxy S II) era il fatto di non dover dipendere da un software desktop per la sincronizzazione di files (foto, video, musica) e di apps, come invece sono costretti a fare i cugini Apple e Win7Phone con i loro iTunes e Zune.
Tra l’altro dopo aver visto il Samsung Kies (“a piece of crap” il giudizio piú lusinghiero che ho letto in giro e che condivido) la cosa mi conforta ancor di più. Il suo unico scopo è quello di installare i driver USB con i quali il telefono viene visto da Windows come risorsa da sfogliare con Explorer e quindi darci la possibilità di copiare dentro una folder qualsiasi (es. la cartella “music”) i vari mp3 che verranno subito visti dal player multimediale.
Perchè allora andarsi a far del male con quell’altro gioellino di software chiamato iTunes, che così tante volte ha attentato alla vita del mio fegato ? Perchè purtroppo gira e rigira lo uso dal 2004 (anno del mio primo iPod) e nel tempo mi sono ho creato una library ben organizzata e con molte playlist che mi farebbe comodo avere sul nuovo device. E poi diciamolo… come gestione di grosse librerie musicali difficilmente si trova meglio e quelle poche alternative a cui ho dato un’occhiata (WinAmp, MediaMonkey, DoubleTwist) non mi parevano all’altezza, per non parlare di Windows Media Player che con una libreria da 90Gb non si muove neppure (mentre le ricerche indicizzate di iTunes sono molto veloci…diamo a Steve quel che è di Steve!).
E’ possibile quindi continuare a usare iTunes per gestire la propria libreria e scegliere quali pezzi portare sul Galaxy SII (e soprattuttto gestire delle sync intelligenti in caso di aggiunte/rimozioni) ?
La riposta fortunatamente è SI ed è merito di un piccolo software (free!!) chiamato iTunes Agent.
Il software lavora mappando una playlist di iTunes (che possiamo scegliere noi oppure lasciare creare a lui dal nome del device) con una cartella della memoria interna del device oppure della SD card aggiuntiva (come nel mio caso, una microSD da 32Gb).
Per fare ciò è però necessario far vedere al pc lo smartphopne come USB memory storage (al pari di una chiavetta USB insomma) in quanto iTunesAgent lavora solo con lettere fisiche di drive (F:, G:, ecc).
Come fare quindi per passare da una situazione in cui il Galaxy viene visto come Portable Device a quella in cui le sue due memorie sono drive (E: e H: nel mio esempio)?
Semplicemente basta andare sul telefono in Menu, Impostazioni, Wireless e rete, Impostazioni USB e premere il bottone “Collega” (a cavo staccato); seguendo poi le istruzioni sullo schermo vedremo apparire il nostro device come drive (o drives) removibili.
Superato questo piccolo scoglio non ci resterà che creare una configurazione in iTunesAgent (che lui chiama “new device”) scegliendo quale playlist di iTunes mappare, dove copiare i file (es. H:\music) e con che organizzazione (alla iTunes –ovvero autore/album/brano, con solo la cartella dell’autore e l’album nel nome del file, o flat –tutti gli mp3 nella cartella scelta).
(NB: a dire il vero di scoglio me ne sono trovato un altro…iTunesAgent non riusciva a colloquiare con iTunes per via di una libreria COM non registrata… in rete cercando si trova di quale dll fare il regsvr32, ma ancora più semplicemente basta procurarsi questo iTunesCOMFix che fa il lavoro per noi!)
Il bello è che lui vede le “playlist folder” (i contenitori di playlist di iTunes) come playlist valide, quindi è molto semplice crearsene una e magari copiare/spostare nostre playlist già esistenti dentro questo container.
Una volta salvata la configurazione basterà lanciare la sincronizzazione e inizierà la copia di tutti i file.
Tutto ciò sembra complicato e conferma la nomea di Android=device per smanettoni ? Può essere, ma intanto nessuno vi obbliga a essere masochisti come me (sto usando un programma Apple che gira sotto Windows, che prende i dati da un NAS Linux –il fido Qnap- e li mette su un device Android) ed inoltre imho il bello è avere più strade (Kies, il file system, software musicali o metodi misti come questo) che uno sceglierà in base alle competenze e esigenze.