Il blog di Sandro Rizzetto

Una nuova macchina è sempre un’emozione ad ogni età

 

Alcuni giorni fa ho avuto occasione di accompagnare mio padre a Trento a ritirare il suo nuovo acquisto automobilistico. Quando mesi orsono mi aveva annunciato l’intenzione di cercare una sostituta alla sua “vecchia” Rav4 -tenuta maniacalmente come sempre ha fatto con tutte le sue vecchie vetture- il mio primo pensiero è stato “ma perché se la tua va ancora così bene…”. Dopo un attimo però mi sono immedesimato e ricordando che io le mie precedenti le ho cambiate con molti meno anni di anzianità, non ho potuto che accondiscendere e aiutarlo nella ricerca.

Il budget previsto ci permetteva di rivolgerci solo al mercato dell’usato e quindi abbiamo iniziato a sondare, lui (vecchio stile) giornali specializzati e riviste di “comprovendo” mentre io, ovviamente, portali verticali di settore (per le review del modello scelto) e siti di annunci commerciali. Quest’ultima tipologia di portale negli ultimi anni sta avendo molto successo: i filtri che si possono inserire per la ricerca ti consentono veramente di fare il “drill-down” preciso nella vastità di offerte che ogni giorno vengono inserite non solo da privati, ma ormai anche dai concessionari.

Alla fine mi sono trovato a utilizzare il portale Automobile.it per parecchie sere finché non abbiamo trovato quello che lo soddisfava. Concluse le trattative col concessionario (molto serio e disponibile a interventi che non tutti avrebbero accettato) è giunto il giorno del ritiro e dato che era la sua prima macchina con cambio automatico, mi sono offerto di fare con lui il tragitto Trento-Bolzano per istruirlo su quella importante novità e sulle molte altre features/optional che equipaggiano la vettura (per sua –e mia- “sfortuna” è una versione luxury full-optional e penso che finirà di leggere il manuale di 800 pagine quando dovrà rottamarla).

Durante il viaggio mentre gli impartivo banali consigli (tieni il piede sinistro inchiodato sulla pedana, ricordati di mettere in P quando scendi a motore acceso, usa il sequenziale nelle discese in montagna, ecc.) ad un certo punto ho realizzato di quanto sia vero che le vite di un figlio/genitore ad un certo punto “switchano” e si scambiano. Ho avuto un netto deja-vu di noi due a sedili scambiati (sulla mia prima A112) dove lui mi dava le prime lezioni di guida e dove io gli chiedevo “la prima volta parcheggiamela tu per favore” (cosa che ora è avvenuta a ruoli inversi nel suo garage).

Nello spiegare il sistema multimediale (navigatore, vivavoce, radio, ecc.) per un attimo mi sono sentito molto vecchio anch’io: per passare da una funzione all’altra sulla cornice del display si usano dei classici pulsanti, solo che poi non trovavo come navigare tra i vari menu e spostare il focus sulle varie opzioni. Dopo aver provato qualsiasi rotella o tasto (anche quello del freno a mano!) ho avuto un’illuminazione: lo schermo era touch! Perché non ci ho pensato subito? Perché un bambino di 3 anni probabilmente sarebbe stata la prima cosa che provava? Forse proprio perché a 47 anni non posso considerarmi un “nativo digitale” e il touch (pur usando smartphone e tablet da qualche anno) non è la prima cosa che mi viene in mente.

Alla fine comunque ho letto nei suoi occhi la felicità che ogni uomo, di qualsiasi età, prova quando viene in possesso di uno dei suoi giocattoli preferiti; forse tra qualche anno ci adegueremo ad altri paesi (dove il car sharing è la norma) e considereremo l’automobile come un oggetto qualsiasi, per il momento però l’acquisto della nuova macchina rimane sempre un evento.

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