18 settembre 2018 19:09
Ritrovare uno smartphone Samsung Android perso tramite coordinate GPS
Il Problema
Alcune settimane fa, ho avuto la (s)piacevole avventura di perdere il mio smartphone Samsung in mezzo al bosco durante un giro in MTB. Colpa della fretta non avevo chiuso bene la cerniera della taschina dello zaino Evoc dove di solito lo ripongo e al primo saltino (more later…) se n’è uscito atterrando sulla soffice erba ai lati del sentiero.
Me ne sono accorto circa 2 ore dopo quando cercando un barretta da mangiare ero già molto lontano sia dal posto che da casa. Abortito quindi il giro che stavo facendo (se mia moglie non mi avesse sentito per tutto il giorno avrebbe scatenato la Protezione Civile…) sono arrivato a casa dove, dopo una telefonata a vuoto che mi confermava che era accesso e non in possesso di nessun buon samaritano, ho cominciato dal PC la ricerca con i due tool di Find messi a disposizione da Samsung (Find my Mobile) e da Google (Find my Device).
È ovviamente necessario avere a disposizione le password dei vostri account samsung e google; vedo ancora molte persone (figurarsi nei momenti di panico e fretta) che non sanno neppure con quale mail si sono registrati o che password hanno usato. Quindi o buona memoria o, meglio, un gestore di password aggiornato (keepass, lastpass o anche quelli offerti dai browser come Chrome).
La (s)fortuna ha voluto che il punto in cui l’avevo perso fosse lungo un sentiero senza molti riferimenti nei pressi; capivo in che zona era, ma non il punto esatto in quanto non c’erano altri riferimenti o incroci sulla mappa. Essendo inoltre da solo (Murphy!) e senza un secondo smartphone con sim (ne avevo di vecchi ma senza connessioni dati), non potevo usarlo come riferimento “qui sono io, il telefono perso è qui e mi sto avvicinando…”. L’unico ausilio che mi è venuto in mente era di ricavare le coordinate GPS e impostarle sul mio ciclocomputer Garmin Edge 800 per farmici portare.
Ebbene nessuno dei due servizi, da browser, fornisce le coordinate!! Un’idiozia bella e buona.
Quello che mi si presentava era una cosa del genere (gli screen sono stati fatti a posteriori posticci solo per motivi di spiegazione), utile ovviamente per individuare la zona, ma non il punto preciso, visto che cliccando (o right-clicking) sul pushpin non vengono date le coordinate.
Samsung con mappe Here
Samsung con mappe Openstreet
Servizio Google con ovviamente mappe GoogleMaps
E la cosa è veramente stupida perché il GPS del device era accesso quindi al servizio sono arrivate delle coordinate precise (non l’intorno di una cella telefonica o l’ultima wifi), quindi a quel punto perché non visualizzarle ?? E soprattutto per Google, perché non usare la stessa interfaccia web di google maps che cliccando un punto di interesse visualizza le coordinate in alto a sinistra?
La soluzione del momento
Incazzato oltre che della mia stupidità di quella di chi progetta questi servizi, sono partito comunque “alla cieca” confidando in due cose: se non l’avevo perso subito uscendo di casa, voleva dire che dovevo aver fatto qualche movimento brusco per “attivarne” l’espulsione, inoltre pur non essendo un sentiero frequentatissimo, la possibilità che in circa 5 o 6 ore nessuno lo avesse ancora visto e raccolto era minima, a meno che… non fosse successo sul quel mini-drop che faccio ogni tanto e per cui bisogna uscire 5 metri dal sentiero per tentare di “sgheppare” (alla Riotti). La buona conoscenza di ogni metro di Monticolo (d’altronde “li ho fatti tutti”) e una sana dose di culo me lo ha fatto ritrovare proprio in quel preciso ed esatto punto nell’erba che mi stava aspettando con un led lampeggiante: bloccato (anche dallo spegnimento), con un messaggio di ricompensa e info per la restituzione, con un solo numero telefonico fattibile (quello di Silvia) e in modalità Energy Save che mi avrebbe dovuto consentire almeno 2 giorni di ricerca. In questo caso tutto è bene quel che finisce bene, ma vediamo quali sarebbero stati i passi giusti da fare.
Una soluzione arrangiata
Quello che avrei da subito potuto fare “alla buona” sarebbe stato usare una pagina di questo sito . La feci molti anni fa quando GoogleMaps non forniva le coordinate di un punto al click come fa ora e la uso ancora oggi per la geolocalizzazione veloce di un indirizzo (quando ad esempio devo inserire il pushpin di un nostro distributore sulla mappa della Sales Network).
Tenendo due finestre del browser vicine per confronto e zoommando abbastanza, si riesce a cliccare con buona approssimazione sulla mia pagina e al click viene fornita la coppia di coordinate Lat&Long.
La Soluzione più precisa
Cercando sulle pagine di support di Google ho scoperto che oltre all’interfaccia web esiste anche un’app Android che fa lo stesso lavoro del sito. Permette di localizzare i device registrati sul proprio account o di fare un login temporaneo di un altro account (ovviamente dovete usare un altro device che non sarà il vostro per vederne i suoi dispositivi) .
Quando il device viene localizzato, cliccando sul suo pushpin, in basso a destra compaiono due icone: indicazioni di come arrivarci e apri con maps. Quest’ultima è la chiave di volta; infatti dalla app Maps è possibile leggere direttamente le coordinate (in alto) o condividere il punto e farselo mandare via mail, whatsapp, ecc.
Le (non) risposte di Samsung
Prima di procedere ad indagare l’app di Mountain View, avevo provato (ingenuo) a vedere se il supporto Samsung mi potesse essere d’aiuto. Ho iniziato con il support del servizio Find My Mobile, cosa che mi sembrava la più ovvia.
Risposta: rivolgiti al servizio “generico” di Samsung, quello che si occupa di lavatrici, Tv Qled e nanoconduttori! Ottimo.
Comunque ci provo: mail a Samsung worlwide e al servizio italiano (solo perché sono stato rimbalzato su quella lingua); il primo non ha mai risposto, il secondo invece non ha capito una fava! Come il dispositivo non fornisce le coordinate??? e voi il pushpin come lo piazzate ? random ?
Ultimo tentativo sul forum: anche qui risposta da ridere… si certo, il gps manderà un json con scritto {lat:46.erotti , long:11.sailcazzo…ci sono alberi!}
Conclusioni
Spero che questo post non debba mai servirvi, se vi succedesse comunque mantenete la calma e con questi suggerimenti dovreste avere molte più probabilità di trovare il vostro gingillo se ancora non è stato trovato da qualcuno. E se quel qualcuno siete voi… fate il possibile per restituirlo al proprietario, a me è capitato già due volte (una descritta qui e un altro iPhone 6s in una discesa del Bear Trail). Da quest’ultima proprietaria, ho ricevuto solo un grazie sbrigativo (non che volessi ricompense o mance), ma dal Karma un paio di anni dopo ho riavuto il mio telefono!