Il blog di Sandro Rizzetto

Assicurazione Viaggi, rischiare o andare sul sicuro?

 

Chi segue questo sito, può immaginare dagli oltre 60 diari di viaggio presenti, che il tema delle Assicurazioni Viaggi (mediche, smarrimento bagaglio, annullamento, ecc.) lo abbiamo spesso affrontato e anche noi, come immagino molti altri, con qualche perplessità.

Come tutte le assicurazioni non obbligatorie, in un angolo del cervello si insinua sempre il dubbio “ma vale veramente la pena spendere altri soldi?! cosa vuoi che mi capiti…“; di solito poi all’assicurazione ci si pensa sempre alla fine, quando il budget è già all’osso (se non già sforato).

Per nostra esperienza, nei casi in cui il viaggio era organizzato da un Tour Operator serio, quasi sempre nella quota vi era inclusa -e spesso non escludibile- una polizza medico/bagagli e per l’annullamento; e devo dire che, anche se conscio che stavo pagando dei soldi extra, sono stato sempre contento di viaggiare protetto.

Soprattutto alle spese mediche in certi Paesi extra-europei bisogna porre molta, molta attenzione. Senza pensare a incidenti gravi o a patologie che richiedono un ricovero (sgrat!), basta una piccola emergenza per rovinare il viaggio e il portafoglio. Per portare una testimonianza diretta, nel nostro secondo viaggio negli Stati Uniti l’amica Sara si era presa una fastidiosa infezione alle vie urinarie (capita purtroppo spesso alle donne che sono più esposte di noi maschietti a bagni in condizioni igieniche non proprio esemplari!). Dopo innumerevoli soste per fare plin-plin e alla prima comparsa di bruciore decidiamo di fermarci in un piccolo ospedale vicino a Lake Placid dove al Pronto Soccorso (ER) non incontriamo George Clooney ma un simpatico dottore che le dà un’occhiata veloce e le fa un esame delle urine. Costo dell’esame in Italia penso intorno ai 5€, nello Stato di NY nel 2004, 600 Dollari!!! Successiva dose di antibiotici composta da 2 (due!) pastiglie, 80$. Fortunatamente avevamo prenotato un paio di notti e il rent-a-car tramite un t.o. tedesco e l’assicurazione inclusa ha pagato tutto senza il minimo problema.

E sempre per citare altri episodi occorsi a conoscenti durante vacanze subacquee (non fortunatamente durante nostre vacanze), provate ad entrare anche se incosciente e con MDD conclamata in camera iperbarica senza avere in mano la tessera del DAN oppure una Visa Gold!! In Croazia o sul Mar Rosso non fanno eccezioni: pagamento anticipato o assicurazione, altrimenti non ti fanno entrare!

Ecco perché ultimamente, anche nei viaggi self-organized, cerco sempre di trovarmi una soluzione che mi copra per la durata del viaggio. E il web in questi casi ci viene molto in aiuto elencando molte compagnie che offrono polizze singole oppure annuali, molto utili e più convenienti se siamo così fortunati da avere in programma almeno 2 o 3 viaggi nell’anno solare.

Nel nostro viaggio in Namibia, era stata la stessa agenzia locale alla quale ci eravamo rivolti, che aveva obbligatoriamente preteso che avessimo un’assicurazione, visto che il rischio di incidenti stradali nell’off-road non è proprio risibile (soprattutto per qualche turista non abituato ai 4x4 o magari per colpa di qualche animale che ti attraversa la pista all’improvviso).

Dopo qualche ora di navigazione la scelta era caduta su AXA Assistance, compagnia molto nota e leader mondiale nel proprio settore. Sul loro sito è molto semplice verificare che tipologie di prodotti offrono (oltre alla classica Spese Mediche e annullamento, anche rimborsi per ritardo aereo, assistenza parenti a casa, rimborso spese per furto o rapina, ecc.); e soprattutto farsi con pochi click un preventivo personalizzato secondo le proprie esigenze e i massimali da coprire.

È vero che non sono dei più economici e che esistono alternative low-cost che sembrano essere molto più vantaggiose. Ma era stata proprio l’agente di AfroZapping (che non ci guadagnava niente visto che l’assicurazione me la stipulavo io in proprio) a mettermi in guardia che finché non capita niente vanno tutte bene e sembrano tutte uguali, ma nel momento di contattare il call-center delle compagnie più convenienti magari ti rispondono solo in inglese, solo a certi orari e poi nei risarcimenti sono molto lente.

Il mio consiglio finale è quindi: assicurarsi sempre? SI. Risparmiare o spendere qualcosa di più per compagnie solide e sicure? Nel portafogli di altri io non metto mai il becco, ma avrete capito il mio orientamento.

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