Kruger National Park e Riserva Makalali

Safari nel Parco Kruger e nella Riserva Makalali

Il Parco Kruger

Il nostro primo safari (ovviamente fotografico; spero vivamente che quelli armati siano stati banditi ovunque) si svolge all'interno del Kruger National Park (quindi con ingresso a pagamento). La differenza tra il Parco e le riserve private sta nel fatto che nel Parco sono ammessi veicoli anche privati (non solo le jeep guidate dai Rangers) e che non è assolutamente possibile lasciare le strade (asfaltate e non). All'interno del Parco esistono inoltre varie aree di sosta con possibilità di mangiare, pernottare e addirittura fare rifornimento di carburante. Saputo ciò ero molto scettico di vedere qualche animale in prossimità di un nastro asfaltato ed invece fin dai primi minuti del nostro game (guidato da una cordialissima ranger di nome Alex) ci siamo imbattuti in giraffe, elefanti, impala, kudu, scimmie, volatili coloratissimi e in lontananza anche bufali e rinoceronti. Certo i grossi predatori felini qui non si vedono così facilmente, ma come primo impatto non è stato per niente male...
 
Solo Coca Cola.. E le fante ? Impala maschio (cornuto !) Impala (o Kudu?) cucciolo
Pennuto coloratissimo "Stiamo vicini, vicini ?"


Un'elegante giraffa

Un Kudu a pranzo

Riserva Makalali

Makalali è una delle Riserve private più famose; situate ai bordi del Parco Kruger si estende per ben 23.000 ettari ed ospita 4 campi di 6 lodge ognuno. Sinceramente mi aspettavo (considerato il prezzo a notte che si paga...) qualcosa di particolare, ma mai mi sarei aspettato una tal cura nei particolari, dei pasti così sofisticati e un simile trattamento. Ogni "stanza" è una piccola villetta dotata di enorme letto King Size con la zanzariera che alla sera lo avvolge completamente, di una zona bagno con una bellissima vasca comprendente ogni tipo di sali per bagni rilassanti, di una doccia esterna stile Maldive (quante volte avrete l'occasione di farvi una doccia all'aperto mentre sotto di voi pascola tranquillamente un elefante ?), di un patio sopraelevato dal quale si ammira la vegetazione e gli animali che passano, di un gazebo dotato di cuscini e materassi completo di ventilatore a soffitto e persiane per i momenti intimi all'aperto... Il tutto corredato da architetti e designer che si sono divertiti come pazzi a usare il marmo e il ferro battuto per creare divani, separè, accessori come lampade, specchi, ecc. Come direbbe Oriano Ferrari, "uno spetacolo !!".

Unico cruccio quello di non poter stare sul proprio terrazzo alla sera a guardare le stelle e ascoltare i suoni della foresta, in quanto finita la cena il Ranger ti accompagna personalmente in camera e ti "consiglia vivamente" di non mettere piede fuori fino all'indomani (non è raro il caso in cui i leoni dormano proprio sotto il lodge e una volta addirittura hanno ritardato il checkout di ospiti piazzandosi in reception...). Anche i pasti erano particolari oltre che per la preparazione molto ricercata, per l'ambientazione dove erano consumati (da ricordare una fantastica colazione inaspettata in una radura in mezzo alla foresta e la cena dentro il "boma" alla sola luce del fuoco e delle candele).

Il lodge Letto King Size Il patio con vista sul fiume Zona bagno
Il Gazebo relax Portariviste in ferro battuto Colazione all'aperto Il "boma" dove abbiamo cenato

Safari in riserva

Ma non è certo solo per una doccia all'aperto o per il lusso che siamo venuti qui, ma soprattutto perché speriamo di poter vedere più animali possibile tra i famosi Big 5 (leone, elefante, leopardo, rinoceronte e bufalo). Le nostre aspettative saranno in parte esaudite tranne che per il leopardo, animale estremamente raro da vedersi di giorno (così come tutti i felini predatori che di notte cacciano e di giorno dormono). Proprio per questo motivo i safari si svolgono in orari non proprio comodi (dalle 6 di mattina alle 10 con sveglia alle 5 !!) e al tramonto dalle 5 fino al buio totale quando ci si avvale delle lampade.

Le jeep che ci accompagnano sono guidate da un ranger che guida (nel nostro caso il giovane Ryan) che ha anche il compito di proteggerci con il fucile da eventuali attacchi (cosa peraltro mai avvenuta) e da un avvistatore (sorry, ho dimenticato il nome impronunciabile) che seduto su un predellino sul cofano della jeep avvista le tracce e le orme degli animali e indica la strada al guidatore. In molti casi i due scendevano e cominciavano un'attenta opera di perlustrazione del terreno talvolta così meticolosa ed accurata che a qualcuno di noi (io e Roberta siamo stati nominati gli scettici del gruppo) è venuto il dubbio di una recita a favore di noi stupidi turisti...

Quello che conta però alla fine è stato il risultato, ovvero aver visto molto da vicino gli animali nel loro habitat naturale; l'esperienza più bella è stata con due ghepardi maschi (probabilmente fratelli) che abbiamo osservato da fermi e che poi abbiamo seguito a distanza con la jeep per percorsi che neanche vi immaginereste (il WWF non sarebbe molto d'accordo con la quantità di piante e arbusti che abbiamo tirato giù con lo scudo anteriore della jeep). Notevole anche la leonessa adagiata nell'erba alta che si è fatta ammirare per un po' e poi infastidita ci ha lasciato (ma ne abbiamo viste altre due nei pressi di un laghetto). Il rinoceronte mi è sembrato molto più pacifico e tranquillo di quello che potessi immaginare (pascolava placidamente vicino a delle zebre ruminando erba), mentre impressiona il fatto che l'animale in assoluto che causa più morti in Africa è l'ippopotamo che quando torna in acqua non prevede di fermarsi o cambiare strada se trova un ostacolo davanti a sé... E pesando anche 2 tonnellate e potendo raggiungere i 40 km/h non deve essere piacevole esserne travolti!

Zebre, giraffe, impala, kudu, maribù (grossi uccellI), avvoltoi, facoceri e decine specie diversi di volatili hanno fatto da "contorno" ai 4 safari fatti in riserva dove la ricerca del "big" forse un po' distoglie dal godersi "l'altro spettacolo", ovvero la vegetazione, gli insetti, i suoni, gli odori, l'aria fredda della mattina o il calore del sole appena sorto, il cielo stellato con la Croce del Sud ben visibile ed una luna così brillante e lucente da fare una netta ombra e permettere di leggere un libro.

Che sonno... ho dormito solo 18 ore Rino per gli amici... Lo sguardo fiero di un "cheetah"
L'animale "gobbo" che mi sta meno simpatico Hyppo in acqua... Best supporting actor... and the winner is :-)