Cittá del Capo

Città del Capo e dintorni

Cape Town

Table Mountain e Lion's HeadArriviamo a Città del Capo con un volo diretto da Francoforte e prendiamo alloggio al Cullinam, un buon hotel in posizione centrale vicino al Centro Congressi. Il pomeriggio è dedicato a un giro orientativo della città in cui vediamo il Castel of Good Hope, i Company's Garden e i panorami dalla collina Signal Hill (in pratica il corpo del "leone" del quale vediamo la testa - Lion's head) che ci fanno comprendere meglio la morfologia di Cape Town adagiata su una splendida baia e protetta dalla famosa Table Mountain che visiteremo nei giorni seguenti. La cena si svolge in hotel nel suo ottimo ristorante che ha l'unico difetto di tenere l'aria condizionata a livelli che sarebbero stati consoni ai pinguini che vedremo l'indomani...

Penisola del Capo

Il giorno dopo partiamo per visitare la Penisola del Capo; il tragitto si svolge praticamente sempre sulla costa e la strada panoramica ci permette di godere di splendidi panorami di posti famosi come Camps Bay, la montagna dei 12 apostoli, ecc. La prima tappa è dedicata alla visita dell'Isola delle Foche (Seal Island) che raggiungiamo in pochi minuti con un traghetto dal quale comincio a "sparare" le prime raffiche di fotografie (il viaggio sarà molto incentrato sulla fauna locale che non avrà modo di deluderci).

Terminata la visita all'isola e fatto il primo incontro con l'artigianato locale esposto sui moli del porto ci dirigiamo verso l'orto botanico di Kirstenbosch dove ho modo di dare sfogo ad un'altra mia passione, la fotografia macro di fiori e piante. La stagione (inizio autunno) non è delle più propizie per la fioritura ma riusciamo comunque ad ammirare specie di piante assolutamente mai viste (come la protea tipica del Sudafrica o come un fiore fatto appositamente incrociare per ottenere i colori della bandiera nazionale e creato in onore di Nelson Mandela).

Dopo aver pranzato a base di ottimo pesce nella base navale militare di Simon's Town, è la volta di far visita ad una colonia di pinguini africani che stanzia sulla spiaggia di Boulders, una zona protetta e riservata dove apposite passerelle in legno consentono di ammirare in tutta tranquillità e molto da vicino questi buffi uccelli. La cosa che mi ha impressionato maggiormente (oltre a vederne così tanti per la prima volta) è stato il loro inserimento ambientale: una sabbia bianca che non avrebbe sfigurato ai Caraibi e 30 e passa gradi non sono propriamente l'habitat che mi sarei immaginato...

Foche a Seal Island Il fiore con i colori sudafricani Pinguini a Simon's Town
Capo Buona SperanzaRiprendiamo la marcia con destinazione il Capo di Buona Speranza , il punto più a sud-ovest del continente africano (il punto più meridionale è Cape Aghulas), dove una breve salita al faro ci fa ammirare panorami diversi a seconda di dove si posa lo sguardo... da spiaggette incastonate, a promontori scoscesi, dall'incrocio dei due oceani (atlantico e indiano) alla nebbia che piano piano sale a coprire il mare.

Dopo aver fatto anche conoscenza (in lontananza) con i primi esemplari di struzzi e di zebre, torniamo verso Città del Capo, dove la sera abbiamo modo di mangiare al Waterfront, un centro commerciale ricco di negozi, bar, ristoranti, musicisti, ecc.

Stellenbosch

La giornata parte con la visita alla città di Stellenbosch, la seconda città più vecchia del Sudafrica fondata nel 1679 dal governatore olandese Simon van der Stel. Sede di una prestigiosa università (ed infatti i numerosi giovani studenti che si vedono lo testimonia) è famosa soprattutto per le sue case in tipico stile Cape Dutch, ma si possono trovare anche edifici (tutti dichiarati monumenti nazionali) in stile vittoriano e giorgiano. Ne visitiamo un paio adibiti a museo dove simpatiche signore vestite con gli abiti dell'epoca illustrano gli interni ancora ottimamente conservati. La visita di una carinissima chiesa protestante con vetrate colorate e di un vecchissimo emporio (Oom Samie se Winkel) pieno di antichità e delizie eno-gastronomiche conclude la sosta in questa bella cittadina.

L'interno di una casa museo Vetrate nella chiesa protestante Antichità nell'emporio di Zio Sam

Wineland

Il Sudafrica sta diventando famoso anche per i suoi vini e la zona che ci accingiamo a visitare è una delle più rinomate. Alla cantina Spier abbiamo la possibilità di visitare una fornitissima enoteca e di degustare alcuni dei vini locali più famosi (con Silvia completamente astemia e con il sottoscritto che a digiuno non se la sente di tracannare come una spugna non facciamo grosso onore al nostro Appiano sulla Strada del Vino...). Nel frattempo visitiamo i dintorni della cantina dove sorgono ristoranti all'aperto, zone pic-nic dove i locali vengono durante i week-end e uno speciale parco adibito alla salvaguardia del ghepardo (cheetah) che raccoglie fondi per questo scopo. Sinceramente sono sempre stato contrario agli zoo e agli animali in cattività, spero che gli esemplari tenuti qui una volta curati vengano liberati e che i pochi rand voluti per vederli o accarezzarli abbiano veramente un giusto fine. La più felice di tutti era Daniela alla quale non sembrava vero di poter accarezzare (così come fa con il suo Demon) un gattone così grande !
Degustazione di vini Daniela con il ghepardo

Un simpatico gufo

Table Mountain

Nel pomeriggio il meteo è clemente, il cielo si spazza dalle nuvole e ci consente l'ascensione alla Table Mountain (Montagna della Tavola), la montagna alta 1086 metri che è diventata il simbolo di Cape Town. Con una spettacolare cabinovia rotante panoramica raggiungiamo in breve tempo la vetta e solo una volta in cima capisco meglio il perché del nome... non solo la montagna è piatta come una tavola orizzontalmente, ma è lo stesso anche "in profondità", in pratica un grande plateau ricco di vegetazione e fauna endemica dove è possibile passeggiare o anche solo restare in completa meditazione da soli seduti su qualche roccia isolata. I panorami sono ovviamente spettacolari, sia della città sottostante che delle zone retrostanti. Scendiamo a malincuore dopo un paio di ore (consiglio a tutti di dedicarci molto piú tempo, almeno mezza giornata...) e ci prepariamo all'ultima serata in questa bellissima città che non dimenticheremo facilmente.