Siviglia

Siviglia

Arriviamo di prima mattina all'aeroporto (complici gli orari RyanAir assurdi ma talvolta anche comodi per poter aver più tempo a disposizione) e ritirata celermente la macchina a noleggio ci dirigiamo verso il centro città. Dopo aver preso confidenza con il nuovo Tom Tom acquistato da poco (che si rivelerà utilissimo e molto aggiornato, a parte qualche senso unico...) ci facciamo portare da lui verso un parcheggio nei pressi del centro e iniziamo la visita di questa città.

La prima cosa che ci salta all'occhio e al "naso" sono gli alberi di arance... l'odore è fortissimo (una cosa che né foto, né video, né siti internet possono tramandare... almeno quelli ce li dobbiamo ricordare!) e la sorpresa di vederne così tanti e così carichi di frutta per le normali strade cittadine ci sorprende non poco.

La prima tappa è il Barrio Santa Cruz, il vecchio quartiere ebraico pieno di vie strette e caratteristiche nel quale ci "perdiamo" girando a caso e ammirando di tanto in tanto splendidi "patios" ornati di fiori. La visita della Cattedrale con la Giralda (il campanile dapprima minareto poi simbolo gotico cristiano) ci fa venire appetito e quindi decidiamo di approfittare di uno tra i numerosi "bar de tapas" della zona (le tapas sono pietanze di vario genere servite a mò di spuntino in razioni tali che se ne possono ordinare 3 o 4 senza alzarsi da tavolo pieni come otri...).

Dopo pranzo visitamo i Real Alcázar una splendida residenza reale piena di cortili e saloni dove cominciamo a prendere confidenza con l'arte e l'architettura del periodo moresco e rimaniamo di "stucco" nel vedere i vari patios così finemente decorati. I giardini poi non sono da meno, dotati di terrazze, fontane e padiglioni dove penso d'estate si faccia a botte per un pezzetto d'ombra. A chi non riuscisse a visitare l'Alhambra di Granada suggerisco vivamente questo palazzo in quanto degno sostituto.

Continuiamo la visita a piedi nei dintorni imbattendoci nella Torre dell'Oro, nel Teatro de la Maestranza e nell'Hospital de la Caridad e de los Venerables, per concludere con la spettacolare Plaza de España. Poi stanchi (anche per l'alzataccia) decidiamo di girare un po' in macchina e ci imbattiamo nei primi vicoli a larghezza limitatissima, tanto che la macchina con gli specchietti esterni in posizione normale fa fatica a passare e le ruote stridono contro i paracarri messi a riparo dei portoni delle case... veramente impressionante per chi non è abituato (mi immagino gli americani abituati alle loro strade da 8 corsie minimo !!). Oltrepassiamo il fiume per vedere il quartiere nuovo sorto per l'Expo del 1992 (la Cartuja con i vari parchi a tema come l'Isla Magica) ma non ci entusiasma più di tanto e visto che ormai si sta facendo sera decidiamo di abbandonare Siviglia alla volta di Carmona dove pernotteremo.

Carmona

Carmona è una piccola cittadina a 30 km circa da Siviglia sulla direttrice per Cordoba, che ho scelto come punto di pernottamento per essere fuori dalla città e più vicino alla meta del giorno successivo. Mai decisione fu più saggia in quanto si è rivelata uno dei posti che ho più gradito di tutto il viaggio. Si tratta di una cittadina di piccole dimensioni piena di vie acciottolate, piazze, chiese mudéjar che ci ha colpito vistandola sia la sera (con i bar e le piazze pieni di gente a guardare la partita del Betis Siviglia.. sembrava di essere tornati ai tempi di quando la gente andava nei bar a vedere Lascia o Raddoppia), sia la mattina dopo con un meteo non proprio clemente. Veramente carina...

Alloggio

Hotel Alcazar de la Reina
Sito in un bel palazzo d'epoca, stanze molto grandi, piscina, colazione discreta.